Non ha concluso al meglio il suo 2018 Soualiho Meïté, che è sembrato poco sul pezzo nella gara di ieri contro la Lazio, non riuscendo a portare a termine i compiti assegnatigli da Mazzarri, a differenza di altri momenti del girone di andata, nel quale addirittura il Toro è sembrato quasi Meïté-dipendente. Un momento di appannamento, probabilmente passeggero, che al rientro dalla sosta dovrà già esser stato agilmente superato dal francese, sul quale il centrocampo granata conta molto.
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Toro, il 2018 di Meïté si conclude male (ed in anticipo) all’Olimpico
Focus / Non riesce a chiudere su Milinkovic-Savic, poi si fa buttare fuori al 90' accompagnato da vergognosi ululati razzisti: nel nuovo anno deve ritornare più forte
LA STAGIONE - Fin qui sempre in campo (meno che contro il Parma per squalifica) anche per qualche minuto, Soualiho Meïté si è conquistato a suon di buone gare un posto da titolare nel centrocampo del Torino: Mazzarri non può farne a meno, e l'ex Monaco ha ripagato tale fiducia mettendo a segno, nei 1.501' giocati, 2 goal ed un assist. Un giocatore che pare quindi essere uno dei top player di questo Toro, anche se commette un gran numero di falli, che gli sono costati 6 gialli ed il rosso di ieri.
CONTRO LA LAZIO - Ieri invece il Meïté a cui ci eravamo abituati non si è visto. In una partita decisamente negativa per lui, perde il duello con Milinkovic-Savic, al quale Mazzarri lo accoppia per contenerlo, e nell'azione che porta al goal il laziale non riesce a chiuderlo camminandogli accanto. Nella ripresa spreca poi un potenziale 4 contro 2, rischia di causare un rigore con un intervento troppo irruento su Acerbi ed al 90' si prende pure un rosso diretto a causa della manata rifilata allo stesso difensore biancoceleste, lasciando il Toro in 10 e vanificando la superiorità numerica (Lazio è già in 10 per l'espulsione di Marusic) e le chance di diventare pericolosi in avanti: il francese lascerà l'Olimpico accompagnato da vergognosi ululati razzisti. A fine gara Mazzarri si dirà "arrabbiato" per questo rosso, che definirà "un'ingenuità".
La speranza di Mazzarri è che questa settimana di stop, prima che inizino di nuovo gli allenamenti, serva al giocatore per ritrovare la condizione mentale per ritornare ad essere un riferimento in granata.
Andrea Marchello
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