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Toro: ingaggi, programmazione, resistenza. Oltre i nomi, tre pilastri di credibilità

Il punto / Nel lungo mercato alle porte, le linee guida non dovranno essere in discussione

Nikhil Jha

"Si prospetta una lunga estate, davanti agli occhi del Torino. In cui la palla torna in mano alla società, che attraverso il mercato - ma non solo - avrà il compito arduo ma necessario di presentare a Walter Mazzarri passi avanti concreti nel progetto di cui è attuatrice e garante nel tempo stesso. Nelle settimane a venire gireranno tanti nomi attorno al Torino, tra proposte, idee e trattative concrete, ma alcuni pilastri fermi, solidi, devono rimanere. Impermeabili ai nomi, alle circostanze e agli alibi. Elementi fondanti per dare al già citato progetto futuro e credibilità.

" INGAGGI - Anzitutto, il Torino dovrà dimostrare di voler continuare a perseguire la politica dei piccoli passi (avanti) portata avanti dal duo Cairo-Petrachi. Una politica che, al di là dei successi sul campo, porta come cartina tornasole l'ingaggio economico all'interno della società. E se il valore dell'acquisto dei cartellini è frutto di tanti elementi, quello che non si può non chiedere al Toro è di vedere crescere ancora il monte ingaggi della squadra, come accaduto nelle ultime stagioni (qui i dettagli dopo l'ultima tornata estiva di mercato). Questo è il primo, imprescindibile sintomo di un Toro che ha voglia di continuare ad investire su se stesso. Nonché l'unica garanzia che si può dare ai tifosi: la palla è rotonda, il bilancio no.

"PROGRAMMAZIONE - Ma non solo. Un'altra condizione per dimostrare di fare le cose sul serio è presentare a Walter Mazzarri, quando la squadra si ritroverà al Filadelfia il 6 luglio, una squadra in gran parte già pronta. Requisito fondamentale nell'era Ventura, messo invece da parte nelle due estati con Mihajlovic a comando della squadra, ma sempre segno evidente di programmazione. L'allenatore toscano ha dimostrato di poter fare molto anche conoscendo da poco la squadra, ma va messo in condizione di insegnare il proprio calcio con la tranquillità necessaria, per poter lavorare subito, e bene.

"RESISTENZA - Infine, il Torino dovrà dimostrare di essere cresciuto anche come carisma in fase di trattativa. Bisognerà saper dire no, in questo calciomercato. Anche sacrificando qualche entrata se necessario, ma rispettando la volontà e il progetto tecnico stilato a priori. Fondando il terzo pilastro su cui costruire il proprio calciomercato, senza mai perdere la bussola.