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Toro, Linetty e un gol per riscattarsi dopo la mancata convocazione al Mondiale

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Fin qui il polacco sta vivendo la sua miglior stagione in granata, avrebbe meritato il Qatar

Roberto Ugliono

Quando la Polonia ha diramato i convocati per il Mondiale in Qatar un po' tutti sono rimasti sorpresi dalla mancata chiamata di Karol Linetty e sicuramente anche lui. Il centrocampista di Znin ha sempre fatto parte del gruppo e all'improvviso si trova tagliato fuori. Qualcosa nella sua testa sarà scattato, magari un mix di rabbia e voglia di riscatto. Cosa gli sia passato per la testa è difficile da sapere, ma la certezza è quello che poi pochi giorni dopo ha detto il campo: gol contro la Roma, il primo di testa in Serie A, e l'ennesima prestazione positiva. Lui che all'inizio non era neanche tra i titolari del Toro ha saputo prendersi una maglia sfruttando ogni occasione che Juric gli ha dato.

Toro, Linetty e un gol per riscattarsi dopo la mancata convocazione al Mondiale

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Quella attuale è sicuramente la sua miglior stagione in maglia granata per continuità di rendimento. Ora ha anche ritrovato il gol dopo più di due anni. Da Reggio Emilia a Roma, gli unici due campi di Serie A in cui ha segnato in trasferta. Sono 4 infatti le sue reti fuori casa siglate nel nostro campionato e ne ha fatte due per stadio. Il gol dell'Olimpico rappresenta e ha rappresentato una piccola rivincita. Per poco non regalava al Toro 3 punti pesantissimi, ma soprattutto si è tolto un peso che durava dal 23 ottobre 2020, quando segnò al Sassuolo la sua prima rete granata. Sono passati giorni, allenatori e anche ruolo nella squadra. Era arrivato in granata per fare il titolare, ma con il tempo è sceso nelle gerarchie. Karol da professionista si è allenato in silenzio e con umiltà, con la certezza di non essere centrale in alcuni momenti e con la professionalità di chi comunque vadano le cose darà il massimo fino al suo ultimo giorno in una società. Alla fine quella valigia mezza piena e mezza vuota alla fine di ogni sessione di calciomercato si svuotava. È stato così anche quest'estate e chissà che questa volta non la lasci vuota per molto tempo. Sul campo ha avuto una grande crescita, ma di contro ha salutato la Nazionale dopo averla portata al Mondiale.

Scherzo del destino o scelta incomprensibile. Più la seconda della prima. Viene da chiedersi come mai per il Qatar parta Zurkowski e non Linetty. Il primo la passata stagione era stato decisivo con l'Empoli, ma quest'anno a Firenze ha giocato poco o nulla essendo sceso in campo solo 4 volte tra Serie A e Conference League. E si ritorna alle valigie. Karol in questo caso avrebbe dovuto riempirla mettendoci dentro anche i sogni di un ragazzo che avrebbe meritato di mettersi in mostra al Mondiale. Invece l'ha dovuta svuotare. Sicuramente lui saprà il perché della decisione. Probabilmente Czesław Michniewicz gli avrà mandato almeno un messaggio per spiegargli la sua decisione. Eppure resta incomprensibile. Ora Karol si può concentrare sul Torino e nel 2023 provare a riconquistarsi una maglia che per quanto fatto vedere con quella granata sarebbe sacrosanta. Per convincere il suo ct potrà mettere a curriculum magari anche qualche assist in più, forse l'unico dato negativo di quest'anno. Non ne fa uno dal 30 ottobre 2021 contro la Sampdoria. Ora che ha ritrovato il gol, però, può provare a essere sempre più incisivo in zona offensiva. La valigia può tenerla vuota, perché di certo ora il Toro non vorrà privarsi della sua fame e della sua costanza.

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