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Toro, per Verdi un ritorno al piccolo trotto. Verso il derby Berenguer lo insidia

TURIN, ITALY - JUNE 30: Luis Alberto of SS Lazio compete for the ball with Simone Verdi of Torino FC during the Serie A match between Torino FC and  SS Lazio at Stadio Olimpico di Torino on June 30, 2020 in Turin, Italy. (Photo by Marco Rosi - SS Lazio/Getty Images)

Focus on / Contro la Lazio il rientro dal primo minuto è stato deludente, ma Longo deve cercare di recuperare anche lui

Redazione Toro News

Passerà anche dalle prestazioni di Simone Verdi la salvezza del Toro. Proprio l'attaccante ex Napoli, arrivato in estate come ciliegina sulla torta di una squadra con ambizioni europee, dovrà ora riscattare una stagione deludente contribuendo al mantenimento della massima serie. Ma la partita con la Lazio ha detto che Verdi non ha ancora il ritmo partita nelle gambe e dunque, in vista del derby contro la Juventus, è tutto da verificare che possa mantenere un posto negli undici titolari, considerando che Berenguer contro i biancocelesti ha giocato solo la mezzora finale.

FLOP LAZIO - Contro la Lazio il numero 24 ha giocato la prima da titolare dopo la ripresa, al rientro dalla lesione muscolare che lo ha tenuto lontano dai campi per qualche settimana. Il recupero è stato più veloce del previsto, ma la condizione fisica non è ancora all'altezza. E la prova con i biancocelesti è stata sicuramente scialba. Solo 14 passaggi positivi in 59 minuti di gioco (Berenguer ne ha messi a segno altrettanti in 31 minuti), nessun dribbling tentato e un'ammonizione piuttosto inutile. Verdi in campo si è visto pochissimo. Contro i biancocelesti il fantasista aveva comunque un'attenuante: rientrava da un infortunio ed è stato schierato tra gli undici di partenza anche perché Berenguer non era al meglio della condizione. Ma da lui ci si aspetta più personalità e più voglia di calamitare palloni.

LA QUALITÀ - Anche perchè il Toro ha dimostrato di avere poca qualità da un punto di vista tecnico e non potrà non fare affidamento su uno dei giocatori di maggior classe. E Verdi in estate è stato acquistato proprio per questo motivo: portare qualità sulla trequarti, legando centrocampo ed attacco. Così non è stato, fino a questo momento. Ma ora servirà un'inversione: il numero ventiquattro dovrà farsi vedere di più, prendendosi la responsabilità di provare le giocate. Il Toro non può più aspettare: adesso c'è bisogno del miglior Verdi, quello dell'ottima stagione di Bologna.

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