Il Torino quando gioca fuori casa si trasforma: 13 punti ottenuti dall'ultima sconfitta fuori casa, un rendimento che non si vedeva dal 1935
Curioso a volte come alcune squadre in un momento della stagione riescano a rendere meglio al di fuori delle proprie mura amiche. Ansia casalinga? Effetto stadio nocivo per i propri beniamini? Sono tante le domande che sorgono quando si nota una discrepanza tra i risultati in casa e quelli in trasferta, ma a favore di questi ultimi. Quest'anno abbiamo l'esempio del Torino, una squadra che, soprattutto nell'ultimo periodo, sta dando il massimo in trasferta (dove ha vinto le ultime tre partite) e balbetta in casa (dove non vince dal 6 marzo). A tal proposito, i granata vanno a La Spezia per eguagliare un record della loro storia.
Toro, quattro vittorie consecutive fuori casa mancano dal 1942-1943
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Esattamente, quasi un secolo di distanza e di attesa. Un Torino così granitico e brillante in fase difensiva e offensiva non si vedeva dal campionato del 1935. Altri tempi, altro calcio, ma che allo stesso tempo dimostra il feeling odierno degli uomini di Juric. Quell'anno a cadere sotto i colpi dei granata furono Milan (0-1), Napoli (0-2), Alessandria (0-2) e infine il Genoa (0-2). Oltre tutto senza mai subire una rete. Il Toro ha all'attivo un filotto di tre successi esterni con clean sheet (l'ultima volta era accaduto nel 1970), se si ripetesse a La Spezia eguaglierebbe quel primato del Toro allenato in quei tempi da Tony Cargnelli. Mentre in generale quattro vittorie consecutive mancano in casa Toro dalla stagione 1942-1943, quando il Grande Torino ci riuscì due volte. Quest'anno l'ultima sconfitta fuori casa risale addirittura al derby contro la Juventus terminato 4-2. Poi i granata hanno ottenuto tredici punti in trasferta contro gli appena sei punti racimolati all'Olimpico Grande Torino.