Cinque domande, tre pareri diversi a confronto. I nostri pareri, a volte concordi e a volte discordanti tra di loro. Ecco ToroPreview, il nuovo format di Toro News: ogni settimana, prima della partita, tre dei nostri giornalisti risponderanno alle domande della redazione, dicendo la loro sull’impegno che attende la squadra e in generale sul momento dei granata. Opinioni personali a volte agli antipodi, per cercare di dare una visione più completa possibile al lettore sull’argomento trattato. Queste settimana, dall’altra parte del microfono ecco i nostri Marco Parella, Diego Fornero e Marco De Rito.
toro
ToroPreview, ecco cosa pensiamo di Torino-SPAL: “Le motivazioni faranno la differenza”
Torino-SPAL. Che tipo di atteggiamento ti aspetti dalla squadra granata? E’ l’ultima occasione per finire quantomeno in modo onorevole la stagione davanti ai tifosi
Marco De Rito - Nell'ultima gara contro il Napoli, il segnale che hanno dato i granata è inequivocabile: il campionato lo si onora sino in fondo. Nonostante le motivazioni fossero davvero poche, il Toro ha strappato un'ottima prestazione contro i partenopei, stupendo un po' tutti. Walter Mazzarri è riuscito a toccare le giuste corde e a motivare i suoi per questo finale di stagione. Oggi le motivazioni sono anche maggiori rispetto alla settimana scorsa, si tratta di chiudere in bellezza davanti al proprio pubblico che, durante questo campionato, si aspettava qualcosa di più dalla propria squadra.
Marco Parella - Mi piacerebbe vedere un Torino grintoso, spavaldo. Un Toro con quella voglia di arrivare al risultato, una voglia sottolineata anche da Mazzari in conferenza (). Un Toro che non guarda tanto agli schemi, ma che dimostra al suo pubblico qualcosa per cui esssere contenti, e per guardare all'anno prossimo con positività. Probabilmente non sarà così perché la SPAL avrà mille motivazioni, e Mazzarri non è uno che lascia i suoi a briglia sciolta. Sicuramente, però, la voglia della squadra va pretesa.
Diego Fornero - Mi aspetto una partita interpretata con intelligenza, senza un atteggiamento da vacanze anticipate. Sul piano delle motivazioni, è la SPAL a partire “favorita”, perché dover chiudere il discorso salvezza è senza dubbio un fattore stimolante di un semplice congedo con onore dal pubblico di casa, ma credo che non vedremo un Toro in ciabatte, senza contare che alcuni avranno motivazioni personali per mettersi in mostra, Belotti su tutti.
Tanti pareggi contro squadre di medio-basso livello in questa stagione per i granata, che sono la squadra con più X del campionato, mentre la Spal è la seconda in questa speciale classifica. Che lettura dai di questo dato?
Diego Fornero - C’è da dire che è stato il “primo” Toro, quello di Mihajlovic, ad alzare la media delle X. Se fossimo in un centro scommesse, diremmo che ci si potrebbe facilmente attendere un pareggio, ma è altrettanto vero che il momento particolare del campionato, a 180 minuti dal termine dei giochi, cambia le cose. Nessuna delle due squadre giocherà davvero per il punticino.
Marco De Rito - Questo dato è emblematico sulla stagione condotta dai granata. Una campionato nel quale si è sempre aspettato il salto di qualità ma non è mai arrivato e, alla fine, sono molteplici i rimpianti. Dopo vittorie come quelle contro Lazio e Inter ci si aspettava la svolta definitiva, sempre mancata. I diversi pareggi ma, sopratutto, l'andamento altalenante della stagione sta a certificare una mentalità che, in vista del prossimo anno, deve cambiare e maturare.
Marco Parella - La X è un segno che si valuta dalle ambizioni con cui è partita una squadra. Per la SPAL molte X sono state di grande valore, per il Toro molto meno: i granata non han saputo imporre il proprio gioco soprattutto con le piccole squadre, oltre che con le grandi. La X per i granata fa male e ha portato via tanti, troppi punti in chiave obiettivo Europa.
La squadra di Semplici cercherà di fare risultato per blindare la salvezza. A chi si dovrà stare attenti, su tutti?
Marco Parella - Il Toro è maestro a far segnare gli ex o come in questo caso i doppi ex. C'è Gomis, ma spero non sia lui a segnare ovviamente, anche se si dovrà fare attenzione alle sue parate. C'è Kurtic, e poi c'è anche Antenucci... Ma io starei attento a soprattutto a Paloschi, che ha vissuto una stagione travagliata. Perché oltre che saper rivitalizzare gli ex, sappiamo spesso dare nuova vita a giocatori dati per morti, e inevitabilmente dunque il pericolo numero uno è lui.
Marco De Rito - L'attacco del club spallino non è sicuramente da sottovalutare. Paloschi e l'ex Antenucci sono giocatori che hanno il fiuto del gol e la difesa granata dovrà stare attenta a non farseli sfuggire, in particolare sui calci piazzati. A proposito di calci piazzati, anche l'ex Kurtic può essere insidioso per Sirigu con il suo tiro potente ma preciso. I granata poi dovranno stare molto attenti nei duelli, con le squadre che giocano a specchio il Toro ha avuto difficoltà in passato. La partita contro il Chievo è stata un esempio lampante, dopo che Maran schierò la sua formazione con la difesa a tre, il Toro è andato in difficoltà.
Diego Fornero - Bisognerà fare attenzione a tutti, perché la SPAL, al netto della posizione di classifica, ha dimostrato di avere validi argomenti da mettere in campo. Ci sarà un Gomis motivatissimo in porta, contro un Toro che – a torto o a ragione, non è questa la sede per parlarne – non ha creduto fino in fondo in lui, e bisognerà fare attenzione anche agli altri due ex, Kurtic e Antenucci, sicuramente tra gli uomini chiave dei ferraresi. L’attaccante, in particolare, vorrà provare a chiudere nel migliore dei modi quella che è stata, forse, la stagione più importante della propria carriera, soprattutto dovesse terminare con la salvezza acquisita.
Mazzarri pare convinto a schierare l’undici migliore. E’ giusto così o preferiresti vedere in campo qualche seconda linea?
Diego Fornero - Il più grande rimpianto si chiama Bonifazi: peccato per l’infortunio, perché sarebbe stato bello vederlo in campo contro la squadra che l’ha reso “grande”, e metterlo ulteriormente alla prova nella categoria. Potessi scegliere, vorrei vedere in campo Barreca ed Edera, mentre non rinuncerei mai a Belotti (che deve giocarsi le ultime cartucce personali per rendere un po’ meno amara questa stagione) per un Niang che, ora come ora, ha già avuto le proprie occasioni senza riuscire ad incidere.
Marco Parella - Al di là dell'undici di partenza, credo che qualche minuto sarà concesso a quei giocatori che Mazzarri deve ancora valutare. Questi mesi in cui è subentrato Mazzari spero che siano serviti/servino davvero al tecnico per valutare la rosa per il prossimo campionato. Dunque, è giusto che Mazzari faccia le scelte che meglio crede, basta che poi queste portino a dei risultati da giugno in poi.
Marco De Rito - Schierare l'undici titolare sarebbe una dimostrazione che il Toro vuole onorare il campionato sino alla fine e, in questo senso, potrebbe anche essere un segnale alla squadra. D'altro canto, anche in vista della prossima stagione, sarebbe interessante vedere giocare qualche giovane che non è riuscito a sfondare in questo campionato. Da parte di Bonifazi ci si attendono delle conferme, per Barreca ci si aspetta un riscatto dopo un campionato deludente. Sarebbe interessante vedere ancora Milinkovic-Savic in azione tra i pali, dopo le ottime sensazioni che ha lasciato in Coppa Italia. Mazzarri, senza stravolgere l'undici titolare, in queste ultime due gare potrebbe effettuare degli esperimenti.
A due giornate alla fine del campionato, ci sono tanti giocatori in rosa con il futuro tutt’altro che scritto. Se dovessi fare tre nomi di giocatori a rischio addio, chi sceglieresti tra i granata?
Diego Fornero - Partiamo proprio dal Gallo: al di là delle generiche rassicurazioni della proprietà, che effettivamente non ha bisogno di vendere e non farà il primo passo per privarsi del capitano, un giocatore così, in questo momento della propria carriera, non potrà non tornare sul mercato. Ci aggiungo Niang, che non è riuscito a convincere ma che ha rappresentato un investimento importante che sarà difficile ripagare. A malincuore, peraltro, inserisco in questo elenco Ljajic: un giocatore così, lo terrei tutta la vita, ma non metterei la mano sul fuoco circa una sua permanenza per un’ulteriore stagione.
Marco Parella - Il primo nome è facile e sarà ancora purtroppo Belotti, nonostante la stagione in chiaroscuro. Le decisione dovrà prenderla in fretta: al di là del contratto, conterà il proegetto per un giocatore che dovrà essere al centro di qualcosa di concreto. Lo stesso vale per Iago, che ha fatto una stagione strepitosa e ovviamente questa cosa è stata notata, e secondo me non mancheranno le offerte per lui . Si dovranno per tutti e due chiarire gli obiettivi stagionali. Detto questo, vorrei spendere due parole su Barreca: ci sono voci su una sua possibile partenza. Io rimango ancora fiducioso, credo che Mazzarri debba ancora valutare il tutto per valorizzare al meglio un capitale della società, e personalmente sono convinto che ne valga la pena. Ma se la sua carriera mi smentirà (spero in un caso remoto) allora andrà bene così. E in ultimo Valdifiori, che è fuori dal progetto di Mazzarri. Spiace, perché pur non essendo un Iniesta, le sue geometrie sarebbero potuto essere utili in qualche frangente in più rispetto a quanto gli è stato possibile dimostrare. Ce ne faremo un ragione, visto che probabilmene nel nuovo schema di Mazzarri non ci sarà spazio per un regista puro.
Marco De Rito - Belotti, Niang e Berenguer. Quest'ultimo, con l'arrivo di Mazzarri, sembrava avesse potuto avere maggior visibilità, vista la sua adattabilità sulla fascia sinistra. Dopo un inizio da titolare, si è visto sempre meno in campo. Potrebbe essere una segnale di bocciatura in vista della prossima stagione. L'attaccante della Nazionale senegalese, invece, è stato un investimento importante da parte della società granata che non ha reso in questo campionato, sia con Mihajlovic che con Mazzarri, due tecnici che lo conoscono bene e che l'hanno allenato in passato. Nel caso in cui si volesse cederlo, però, sarà difficile rientrare l'investimento effettuato. Il club di Via dell'Arcivescovado dovrà fare un ampio ragionamento sull'ex Milan. Impossibile escludere il capitano del Toro da questa lista, il suo rendimento è calato e sarà difficile che abbia il mercato dello scorso anno, anche se ha ancora diversi estimatori. Il Torino dovrà decidere se puntare ancora su di lui per il futuro o se farne a meno per rivoluzionare la squadra.
© RIPRODUZIONE RISERVATA