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ToroPreview, verso Fiorentina-Torino: “È il momento di rilanciare Djidji?”

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Ogni settimana alcune domande sul prossimo match a tre dei nostri giornalisti, che ci dicono la loro sul momento del Toro
Redazione Toro News

Quattro domande, tre pareri in merito. Le nostre opinioni, a volte concordi e a volte discordanti tra di loro. Ecco ToroPreview: prima della partita, tre dei nostri giornalisti risponderanno alle domande della redazione, dicendo la loro sull’impegno che attende la squadra e in generale sul momento dei granata. Opinioni personali a volte agli antipodi, per cercare di dare una visione più completa possibile al lettore sull’argomento trattato. Questa settimana, dall’altra parte del microfono ecco i nostri Luca Bonello, Piero Coletta e Giacomo Stanchi.

Fiorentina-Torino si può considerare uno scontro diretto o i viola sono troppo superiori ai granata?

Bonello - I viola al momento sono superiori ai granata, sia a livello di gioco che per valore assoluto, ma è anche vero che la classifica dice che tra le due squadre ci sono soli 6 punti di differenza e per questo può essere visto come scontro diretto. E' altresì vero, però, che un'eventuale sconfitta non cambierebbe troppo alla Fiorentina, mentre avrebbe un'influenza importante sulla stagione del Toro, che si ritroverebbe molto distanziato dal gruppo Europa.

Coletta - Sicuramente la Fiorentina trova più facilità nella creazione delle palle gol grazie alla maggiore qualità sugli esterni. Detto questo però si tratta a tutti gli effetti di uno scontro diretto. Una vittoria porterebbe il Torino a sole tre lunghezze dalla Viola. La lotta all'Europa passa anche da qui.

Stanchi - A lungo andare sarà un vero e proprio scontro diretto. La Fiorentina è possibile che cali con il procedere delle coppe europee e, inoltre, si può prevedere il ritorno delle romane e del Napoli dopo un inizio di campionato sottotono. Il Torino deve vincere più partite possibile, è inevitabile che il percorso che porta alla lotta per l'Europa passi anche anche da queste gare.

 

È arrivato il momento di rilanciare Djidji dal 1’?

Bonello - Il tridente Tameze-Buongiorno-Rodriguez sta ben performando, non credo sia ora il momento di rilanciare Djidji dal 1'. Lo farei entrare a gara in corso giusto per fargli riprendere il ritmo partita, ma non vedo la necessità di rimetterlo tra i titolari dato che Tameze lo sta sostituendo alla grande.

Coletta - Credo che si debba prestare attenzione a questa situazione. Le ricadute sono sempre dietro l'angolo e Djidji è tornato relativamente da poco. Sarebbe consigliabile un recupero graduale, in attesa dell'anno nuovo.

Stanchi - No, bisogna dare continuità a chi ha fatto bene. Il francese rimane un'ottima alternativa, come ha dimostrato nel finale a Frosinone, ma è giusto che, al momento, scenda in campo chi si è meritato la fiducia del tecnico, cioè Tameze.

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I granata faticano sugli esterni. Quale coppia proporreste a Firenze?

Bonello - Proporrei sicuramente Bellanova, il migliore del reparto, e Vojvoda, che tra gli altri è quello che ha fatto meno peggio. Seppur non riesca a fare troppo la differenza, il suo lo fa sempre. Soppy, invece, si è visto con l'Udinese, non può dare quel cambio di marcia al Torino, mentre Lazaro sbaglia ancora tanto e fatica a saltare l'uomo.

Coletta - Sì, questo è un serio problema per i granata. Se non c'è Bellanova le fasce non ingranano. Contro l'Udinese si è sentita l'assenza dell'ex Inter. Soppy da un lato e Lazaro dall'altra non hanno dato nessun apporto a livello tecnico. Anche nel corso della stagione. L'ex Udinese è rimasto fuori per infortunio, ma anche quando è stato utilizzato non ha convinto. Lazaro è diventato un oggetto misterioso. Come coppia per la gara di Firenze proporrei Bellanova e Vojvoda. Sul primo mi sono già espresso, mentre il secondo, a mio parere, è il più affidabile al momento rispetto a Lazaro e Soppy.

Stanchi - Bellanova è da schierare sicuramente. La sua presenza è necessaria alla squadra: la sua assenza con l'Udinese si è notata particolarmente. Dall'altro lato fiducia a Vojvoda: il kosovaro è cresciuto molto quest'anno. Lazaro non sta performando secondo le aspettative.

 

Si avvicina il mercato: dove deve intervenire il Toro?

Bonello - Io credo che un grave problema per il Torino siano gli esterni, in particolare quello di sinistra. Servono corsa e cross e, sebbene Bellanova riesca a farlo a destra, anche se penso possa rendere molto di più, altrettanto non riescono a fare gli altri sul lato opposto. Il Toro urge di un mancino puro a sinistra, perché con tutti destri da quella parte, l'azione è quasi sempre molto prevedibile.

Coletta - Il Torino deve valutare almeno tre acquisti, due esterni e un giocatore alla Radonjic. Nelle ultime ore si è parlato di Panos Katseris del Catanzaro (che tra l'altro non ha giocato contro la Reggiana) e la cifra richiesta dai calabresi non è alta. Come secondo esterno consiglierei un Birindelli del Monza o Zortea dell'Atalanta. A centrocampo credo che sia giusto puntare su Ekkelenkamp dell'Anversa.

Stanchi - Il Torino ha bisogno di un esterno mancino: serve un Ansaldi, un calciatore capace di fare la doppia fase ottimamente e che sappia crossare. Ma soprattutto i granata hanno bisogno di un giocatore che sia in grado di saltare l'uomo. I granata non creano mai superiorità numerica: la manovra è lenta e il possesso palla è sterile.

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