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ToroPreview, verso Lazio-Torino: “Zapata o Sanabria al centro dell’attacco?”

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Ogni settimana alcune domande sul prossimo match a tre dei nostri giornalisti, che ci dicono la loro sul momento del Toro
Redazione Toro News

Quattro domande, tre pareri in merito. Le nostre opinioni, a volte concordi e a volte discordanti tra di loro. Ecco ToroPreview: prima della partita, tre dei nostri giornalisti risponderanno alle domande della redazione, dicendo la loro sull’impegno che attende la squadra e in generale sul momento dei granata. Opinioni personali a volte agli antipodi, per cercare di dare una visione più completa possibile al lettore sull’argomento trattato. Questa settimana, dall’altra parte del microfono ecco i nostri Luca Bonello, Andrea Calderoni e Piero Coletta.

 

Il Toro è in fiducia, la Lazio ha fin qui stentato: che partita dobbiamo aspettarci?

Bonello - Una partita maschia, fisica e con molti uno contro uno. A fare la differenza saranno le singole giocate. Il Torino, comunque, non deve scendere in campo pensando di partire favorito perché più in alto in classifica. La Lazio è avvelenata e vorrà sicuramente avere la meglio, a maggior ragione davanti ai propri tifosi.

Calderoni - Mi aspetto una partita simile alle prime quattro sfide tra Torino e Lazio con Ivan Juric e Maurizio Sarri in panchina. I biancocelesti hanno sempre sofferto i granata e accadrà lo stesso questa sera. La Lazio è una delle squadre che corre di più in Serie A e sono sicuro che il possesso palla alla fine sorriderà al Torino. Per vincere ci vorranno due qualità importanti per i granata: il ritmo e la qualità nei passaggi. Per la Lazio peggior avversario non poteva esserci in questo momento di difficoltà.

Coletta - Sicuramente la Lazio proverà a fare la partita per ritrovare fiducia. La truppa di Sarri però ha pagato il dazio contro squadre che fanno dell'aggressività e del ritmo alto i loro principi cardini. Il Torino affronterà i biancocelesti a viso aperto, conscio della propria forza e con uno Zapata in più. La gara potrebbe decidersi nella zona centrale del campo, dove la qualità non manca né da una parte e né dall'altra. Occhio anche al reparto difensivo dei capitolini, tutt'altro che imperforabile in questo avvio di Serie A 23/24.

 

Si torna in campo appena tre giorni dopo la gara contro la Roma: spazio a un po’ di turnover?

Bonello - Qualche cambio potrebbe sicuramente fare bene per dare un po' di respiro a chi ha giocato molto. Personalmente farei ruotare i tre centrocampisti (Tameze, Ricci e Ilic) e i trequartisti, oltre ad inserire Sanabria dal 1'.

Calderoni - Il Torino ha parecchie alternative in ogni ruolo in questa stagione. Mi stuzzica l'idea di un ritorno della coppia Ricci e Ilic in mezzo al campo. Qualche piccolo cambiamento ci sarà, ma nulla di eccezionale. L'ossatura non verrà modificata da Juric. In questo momento bisogna trovare certezze e quindi è giusto puntare su quei giocatori che ti danno più garanzie per un arco di tempo maggiore. Poi, le soluzioni in panchina non mancano di certo.

Coletta - Il turnover deve essere ragionato. La squadra è in buona condizione ed è in fiducia, quindi se ci devono essere dei cambi devono essere pesati e misurati col contagocce onde evitare squilibri tattici. Però sarebbe interessante vedere dal primo minuto Brandon Soppy al posto di Bellanova dato che l'ex Cagliari ha sempre giocato in questo primo scorcio di stagione.

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Su quale coppia puntare sulla trequarti?

Bonello - Ho visto bene Seck in queste ultime partite. Continuerei a puntare su di lui per quel che riguarda il centrodestra della trequarti. Sulla sinistra invece andrei su Vlasic, sicuramente il migliore per caratteristiche tra gli altri tre. A gara in corso, poi, chiaramente darei spazio a Radonjic, che con i suoi spunti potrebbe fare la differenza con le squadre lunghe e stanche.

Calderoni - Secondo me, ci sarà bisogno dei giocatori più tecnici a disposizione e quindi andrei sulla coppia Radonjic-Vlasic. Seck è un po' troppo arruffone, mentre Karamoh sta subentrare bene.

Coletta - Riproporrei Demba Seck e Nemanja Radonjic dal primo minuto. Il senegalese ha dimostrato di valere la maglia granata. In estate era dato come possibile partente, oggi Juric lo vede come un giocatore a cui affidarsi. Contro la Salernitana ha mostrato qualità interessanti, confermate anche contro la Roma. Inoltre è in fiducia dopo queste due buone prestazioni. Il serbo sta lentamente maturando, ma con lui in campo il Torino dà sempre la sensazione di poter essere pericoloso. Quella dose di estro, anzi genio e sregolatezza serve sempre.

 

In attacco spazio dal 1’ a Sanabria o Zapata?

Bonello - Credo sia il momento di Sanabria. Zapata ha giocato molto sinora e, dato che è particolarmente sensibile agli infortuni, non me la sentirei di schierarlo ancora dal 1'. Inoltre, il paraguayano deve dimostrare di potersi contendere la titolarità con l'ex Atalanta: questa potrebbe essere una buona occasione per lui.

Calderoni - Per le ragioni espresse nelle altre risposte, andrei ancora nella direzione di Zapata. Rispetto ad altre avversarie, tuttavia, la Lazio ben si adatta alle caratteristiche di Sanabria, attaccante tecnico come pochi e soprattutto molto intelligente.

Coletta - Al momento vedo come titolare Duvan Zapata. Il Torino con lui in campo ha alzato la pericolosità in area di rigore. Il colombiano è il nove che serve ad un allenatore come Juric, per cui la sua presenza in campo diventa imprescindibile. Sanabria è un'ottima alternativa, il paraguaiano ha quella dose di raffinatezza tecnica che può tornare molto utile a gara in corso, magari per aprire la breccia in difesa.

 

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