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Un Toro senza tremendismo che non sa più vincere in casa

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Controcorrente di Gino Strippoli – Il pareggio con la Fiorentina mette i granata fuori dai giochi europei?
Gino Strippoli
Gino Strippoli Condirettore editoriale 

Doveva essere per il Torino la sfida per pensare in grande, verso un 8° posto che potrebbe portare la squadra nel giro europeo ed invece il Toro ha pensato in piccolo o meglio si è messo in campo giocando come se fosse una partita qualsiasi, senza quella necessaria grinta tale da portarlo alla vittoria.

Al Toro è mancato il ritmo tremendista, quello che ti permette di schiacciare il tuo avversario, quello che non deve mai dare respiro all’altra squadra. Ad un certo punto è sembrato che i granata giocassero in trasferta e la ‘Viola’ in casa.

Se è vero che Buongiorno e compagni sono stati, ad onor di cronaca, più pericolosi è altrettanto vero che il gioco lo ha sempre fatto la Fiorentina, costruendo sempre bene dalle fasce, a sinistra con Terzic e Sottil e a destra con Barak e Saponara. Inoltre a centrocampo, sulle seconde palle i granata son sempre arrivati in ritardo perdendo molti contrasti.  L’accoppiata Ricci-Ilic non è stata all’altezza della situazione: se l’ex Empoli  ha comunque cercato di fare gioco, il numero 8 granata è sempre stato avulso dal gioco e pochissime volte si è fatto vedere, sovrastato da Mandragora e da Duncan.

Le volte che il Toro, grazie agli errori degli avversari avrebbe potuto innescare azioni da gol ha invece pasticciato più del dovuto in area annullando le occasioni createsi.

Se doveva essere una finale per l’Europa il Toro ha fallito tenendo presente che la squadra di Italiano ha schierato quasi tutte le riserve, finendo la partita con tre ragazzi, Bianco del 2002, Ranieri e Cerofolini del 1999, quest’ultimo terzo portiere della Viola. Tant’è che è bastato far entrare Jovic per sbloccare la partita della Fiorentina, anche se molto agevolato dall’addormentata di Schuurs. D'altronde  con la finale di Coppa Italia in dirittura d’arrivo Italiano ha messo a  riposo Terracciano, Cabral, Castrovilli, Milenkovic, Biraghi, Dodò. Proprio per questo il Torino aveva una grande occasione che non ha sfruttato per nulla.

Questo Toro avrebbe dovuto bruciare l’erba in campo ed invece ha giochicchiato senza ardore, senza aggressività e con poca energia. E meno male che Sanabria ha trovato la sua stagione migliore di sempre timbrando il 12° gol in campionato, tra l’altro una bellissima rete, grazie ad un assist del sempre più prezioso Buongiorno.

È un Toro che non sa più vincere in casa, davanti ai suoi tifosi. Adesso dovrà affrontare lo Spezia, in terra ligure. Partita difficile vista la posizione in classifica dei padroni di casa. Con la Fiorentina i granata potrebbero aver davvero perso il treno per l’Europa!

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