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Il Torino e una difesa da rimodellare: con due uscite può esserci un’entrata

Il tema / Trattative per le cessioni di Lyanco e Djidji, in entrata piace Ferrari ma la pista è complicata

Gianluca Sartori

Toro, movimenti in difesa. E non solo sulle fasce, dove a breve sarà annunciato l’arrivo di Nicola Murru che completerà la batteria dei laterali (Vojvoda, Ansaldi e Rodriguez gli altri, con Singo e Fiordaliso che dovrebbero essere prestati). Ma anche al centro della difesa. Laddove i titolari di Marco Giampaolo ad oggi sono Nicolas Nkoulou e Gleison Bremer (non trovano riscontri concreti, ad oggi, le voci nate in Inghilterra su un ipotetico interessamento dell’Everton per il brasiliano). Ma dietro di loro?

Come noto, il Torino ha due giocatori di certo in uscita: uno è Koffi Djidji (Spezia in pole per un prestito con diritto di riscatto), l’altra per Lyanco con lo Sporting Lisbona (che punta a ottenere il brasiliano a titolo definitivo). Quando e se si concretizzassero i due affari, in rosa rimarrebbero Armando Izzo (adattabile anche a terzino, ma il suo futuro è ancora un rebus) e i giovani Alessandro Buongiorno ed Erick Ferigra, che probabilmente verranno prestati. Ecco allora che un’operazione in entrata potrebbe rendersi necessaria.

A quel punto servirebbe un difensore affidabile e a costi ridotti che al contempo accetti di non avere la certezza di partire titolare. Per questo appare impraticabile la pista Andersen del Lione, pupillo di Giampaolo. Piace Gian Marco Ferrari del Sassuolo, ma la trattativa appare complicata: quel che si può dire è che, a due affari in uscita nel reparto di centrali, può corrispondere un colpo in entrata.