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Serie A, Spadafora: “Prudenza per provare a ripartire e non fare come in Francia”

Serie A, Spadafora: “Prudenza per provare a ripartire e non fare come in Francia”

Le parole / In una diretta il Ministro dello Sport punzecchia anche alcuni presidenti di Serie A: "Hanno il vizietto di mettere pressioni diffondendo falsità, ma questo non funziona"

Davide Fagnani

Torna a parlare il Ministro allo Sport Vincenzo Spadafora, che in una diretta Facebook precisa alcune delle novità diffuse negli ultimi giorni. Prima di arrivare a parlare della Serie A, si sofferma a spiegare le difficoltà che hanno avuto con i pagamenti di 600€ per i lavoratori in ambito sportivo. Questi ora sono partiti e nelle prossime settimane saranno accreditati a tutti. Dopodiché si sposta sul tema calcio: "Ringrazio il presidente della FIGC Gravina che oggi ha smentito le illazioni di qualcuno della Lega di Serie A che ieri ha parlato di un accordo disatteso sulla data della ripresa del campionato. Niente di più falso. Questo è un vizietto di qualche presidente di Serie A, ma comunque di pochi, perché la maggior parte si esprime in modo diverso. Rimane qualcuno che non perde il vizio di mettere in giro menzogne e falsità per mettere pressione al Governo. Lo ribadisco ancora una volta, questi presidenti non hanno capito che l'aria è cambiata e questi metodi non funzionano".

RIPRESA - Il tema caldo, ovviamente è quello del ritorno in campo delle squadre e il Ministro, come il Governo, nelle ultime ore sono stati interrogati e a volte punzecchiati sulla presunta eccessiva prudenza nelle decisioni prese. Spadafora sull'argomento puntualizza: "La prudenza che stiamo avendo sul mondo del calcio è ciò che permette di lasciare uno spiraglio per la ripresa del campionato. La prudenza, che non è incapacità di decidere coma qualcuno scrive in malafede, è l'unica possibilità di provare a riprendere il campionato.L'unica alternativa è fare come ha fatto la Franciaqualche ora fa, e come hanno fatto altri paesi, dicendo che il calcio si ferma qui. Noi invece stiamo lasciando aperto questo spiraglio, ma tutto dipenderà dall'emergenza sanitaria e dalla nostra singola capacità di rispettare le regole dal 4 maggio".