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Granata dall'Europa

Schegge granata

Grande Torino
Nuovo appuntamento con "Granata dell'Europa", la rubrica a cura di Michele Cercone

Michele Cercone

Toro News ha il piacere e l'onore di presentare una nuova rubrica di un autore speciale, lo stimato giornalista Michele Cercone, professionista che lavora nei contesti internazionali di più alto livello senza dimenticare mai la passione per il Toro. Un altro autore pregiatissimo che impreziosisce le nostre pagine e che, siamo sicuri, incontrerà il gradimento dei nostri affezionati lettori. Buona lettura.

Non potendo vivere il Toro al quotidiano a causa della distanza, sono molto sensibile a episodi e incontri inaspettati che lo riguardano. Conservo quindi nella memoria tante piccole schegge granata che a volte si materializzano guardando un film o leggendo un libro. Altre volte sono incontri e persone ad accendere lampi di Toro sul nostro mondo e sulla nostra storia.

Così, ad esempio, per me la risposta alla celeberrima domanda di Fantozzi''chi ha fatto palo?'' è: Pulici. Se fate attenzione, infatti,  quando la famiglia Fantozzi ascolta in macchina la radiocronaca di Italia-Inghilterra, l'apparecchio comincia a gracchiare e la voce del cronista si perde. Ma in sottofondo si puo' ancora sentire pianissimo ''..palla a Pulici…'' poi dopo qualche istante di silenzio all'improvviso: ''tiro pauroso: palo, palo!''. Per me quindi, a ''fare'' quell'iconico palo è stato il nostro Puliciclone.

Anche Abatantuono, in ''Eccezziunale veramente'' risveglia ricordi a tinte granata. Il camionista juventino Tirzan va verso Torino per assistere al derby Toro-Juve e prende a bordo un autostoppista hippy per poi brutalmente scaricarlo con disprezzo. ''Finirete in serie B!!'' urla il malcapitato all'accanito juventino. Beh, che dire, profezia azzeccata!

Una bella scheggia granata la devo a Marco Malvaldi. Quando per la prima volta ho scoperto i suoi terribili vecchietti di Pineta, ho letto con piacere come il protagonista Massimo Viviani, nella sua camera da letto, abbia un poster del Grande Torino. Comprensibile che questo mi abbia subito resa ancor più simpatica la serie dei suoi libri.

C'è poi un passaggio del libro ''Soltanto un giornalista'' di Montanelli che ricordo con piacere. Montanelli racconta che una sera uscendo dalla redazione de ''Il Giornale'' a Torino, si ritrova circondato da una folla in subbuglio. All'improvviso si alza il grido ''Tel chi el Muntanel!'' e un gruppetto di persone gli si avventa contro. Lui impaurito fa per scappare, ma all'improvvio si trova ''issato in spalla fra salve d'evviva: erano i tifosi del Torino che quel giorno avevano vinto lo scudetto''.

Sorprese a tinte granata mi sono arrivate inaspettatamente anche da trasmissioni TV. Che bello, ad esempio, scoprire che due componenti del gruppo rock degli ''Omini'' di X-Factor - programma per cui a casa mia c'è l'obbligo di presenza diramato da mia moglie ogni giovedì - sono i figli di Alex Loggia degli Statuto (che ringrazio per le tantissime emozioni regalateci).

Ci sono poi altre schegge granata che devo a persone che hanno illuminato incontri e conversazioni.

Ricordo il Ministro con cui, alla fine di un lungo Consiglio dell'Ue, scoprimmo la reciproca passione per il Toro, finendo la serata a parlare di Meroni e del disastro Borsano.

E' ancora viva l'emozione di aver accolto Pizzul a Casa Azzurri e moderato un suo incontro con il pubblico in cui raccontò come è diventato tifoso del Toro da piccolo. Che dire, nulla di più autenticamente granata che scegliere di tifare il Torino come gesto di rivalsa verso i prepotenti juventini che gli rubavano il pallone all'oratorio!

Bellissimo, poi, il ricordo di un Rettore di università con cui saltammo un'intera sessione di convegno, presi dal suo commosso racconto di come era salito a Superga il giorno del disastro e aveva raccolto un pezzetto di aereo degli Invincibili che custodiva religiosamente.

Ma la scheggia di Toro più bella e indelebile della mia vita me l'ha regalata, senza saperlo, mia moglie, che del Toro sa solo che non si deve passare davanti alla TV quando gioca.

''Ho scelto la data del matrimonio, ci sposiamo a dicembre'' mi ha comunicato sedici anni fa.

''D'accordo, che giorno?''.

''Il 3, ti piace come data?''.

Sono rimasto incredulo per qualche secondo, poi felicissimo ho risposto: ''è una data fantastica, la migliore possibile!''.

''Perchè?'' ha chiesto lei, insospettita da quell'eccesso di entusiasmo.

''Perchè il 3 dicembre è la data di fondazione del Toro…''.

''Tu non sei normale, mi sa che ci ripenso''.

Grazie, chérie, per non averci ripensato e per non essere troppo gelosa dell'altro mio grande amore.

Il Toro, il giornalismo e l'Europa da sempre nel cuore. Degli ultimi due ho fatto la mia professione principale; il primo rimane la mia grande passione. Inviato, corrispondente, poi portavoce e manager della comunicazione per Commissione e Parlamento Ue, mi occupo soprattutto di politica e affari europei. Da sempre appassionato di sport, mi sono concesso anche qualche interessante esperienza professionale nel mondo del calcio da responsabile della comunicazione di Casa Azzurri. Osservo con curiosità il mondo da Bruxelles, con il Toro nel cuore.

Disclaimer: gli opinionisti ospitati da Toro News esprimono il loro pensiero indipendentemente dalla linea editoriale seguita dalla Redazione del giornale online, il quale da sempre fa del pluralismo e della libera condivisione delle opinioni un proprio tratto distintivo.

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