LEGGI ANCHE: La dimensione del Gallo
Ovviamente la mia risposta è no ad entrambe le domande. La proposta di rinnovo a quasi quattro milioni (assolutamente degna nella cifra) fatta a Belotti pochi giorni fa arriva fuori tempo massimo perché la questione rinnovo avrebbe dovuto essere risolta da più di un anno, ma soprattutto avrebbe dovuto essere gestita in maniera totalmente diversa dalla società nei suoi principi d'azione. Il Gallo è una risorsa infinita per questo club al di là del suo (indiscusso) valore in campo: parlando di identità ricordo a tutti che il figlio di Bonucci è diventato incredibilmente tifoso del Toro grazie a Belotti e ciò significa che nell'immaginario dei bimbi un giocatore come il nostro capitano ha un appeal che pochi giocatori in Serie A hanno. E tale appeal è legato alla maglia che indossa, al connubio tra i valori che essa porta in dote da 120 anni e i valori che Belotti esprime quando la porta in campo. Volendo essere cinici, anche solo per puro marketing Belotti è un unicum che il Torino FC non potrebbe permettersi di perdere, altro che trenta milioni di euro di plusvalenza…
LEGGI ANCHE: Il muro di gomma
Una società attenta a curare i propri tifosi (o più cinicamente detta, un'azienda attenta a non perdere i propri consumatori) avrebbe da tempo pianificato il futuro prossimo assieme a Belotti, proponendogli un piano tecnico e di immagine da sviluppare insieme nei prossimi anni: obbiettivi sportivi uniti ad obbiettivi di rafforzamento del brand Toro da portare avanti in parallelo. Invece, nulla di tutto ciò è stato fatto ed anzi oggi si cerca disperatamente di dare un prezzo a Belotti per massimizzare almeno nel breve un'uscita che è un clamoroso boomerang per l'immagine di questa società. D'altronde un club che ha a disposizione un tempio come il Filadelfia e non ne cura la memoria restaurando i monconi delle storiche tribune e, altrettanto grave, non permette alla Primavera di giocarvi le proprie partite casalinghe, è un club che non ha capito nulla della scala dei valori e dei desideri dei propri tifosi. Forse a ben pensarci quei 30 milioni che ha messo sul piatto lo Zenit non sono il prezzo dell'identità granata venduta al miglior offerente, ma il prezzo della vergogna di non saper difendere tale identità ed, anzi, costantemente tradirla. La versione moderna dei 30 denari di Giuda...
LEGGI ANCHE: La sindrome di Stoccolma
Da tempo opinionista di Toro News, do voce al tifoso della porta accanto che c’è in ognuno di noi. Laureato in Economia, scrivere è sempre stata la mia passione anche se non è mai diventato il mio lavoro. Tifoso del Toro fino al midollo, ottimista ad oltranza, nella vita meglio un tackle di un colpo di tacco. Motto: non è finita finché non è finita.
Attraverso le sue rubriche, grazie al lavoro di qualificati opinionisti, Toro News offre ai propri lettori spunti di riflessione ed approfondimenti di carattere indipendente sul Torino e non solo.
Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo Torino senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con Toronews per scoprire tutte le news di giornata sui granata in campionato.
© RIPRODUZIONE RISERVATA