la scossa granata

Confermare Juric confermando i giocatori importanti. Riflessioni dopo il derby (frustrante)

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Torna un nuovo appuntamento con la rubrica "La scossa granata", a cura di Michelangelo Suigo

Michelangelo Suigo

Il 26 aprile del 2015 il Toro vinceva l'ultimo derby degli ultimi 28 anni (dal 9 aprile 1995). Mio figlio e mia figlia, granata come me, mio padre e mio nonno, hanno visto solo questa vittoria. Ma, almeno a giudicare dai toni trionfalistici della Gazzetta "L'Orgoglio di Juric: "Dominato tutto il primo tempo. Questo Toro ha un gran futuro" e "Sanabria: Tonny, che repertorio: destro, sinistro, testa: già 4 gol nel 2023", sembra che tutto questo non sia mai accaduto. Certo che perdere 2 derby su 2 contro la Juve peggiore forse degli ultimi 15 anni aggiunge frustrazione alla rabbia. Farlo dopo essere stati in vantaggio due volte, ancora di più. Farlo prendendo tre gol da polli su calcio da fermo lascia letteralmente basiti. Questa volta (non è la prima) è stato sbagliato l'intero secondo tempo e anche sui cambi siamo tornati indietro, invece di andare avanti. Così come ha dell'incredibile l'incapacità di restare concentrati negli ultimi secondi del primo tempo: in vantaggio di un gol, invece di contenere e puntare all'intervallo, si prende un gol in modo assurdo. La gestione di Radonijc, poi, è stata a dir poco allucinante. Dopo le critiche ricevute dopo l'ultimo articolo (ma anche i tanti apprezzamenti), lasciatemi precisare che, a mio avviso, Juric sia un mister che riesce a fornire un'identità precisa alle sue squadre, che spesso risultano anche belle da vedere. Penso anche che quella granata sia la sua piazza ideale. Ma, visto il contesto, né lui può regalarci sogni da Champions, nè può pretendere di avere squadroni di numeri uno. Vlasic, Miranchuk e altri sono calciatori che non giocavano con continuità. Lui li ha voluti e li ha rilanciati alla grande. Ha valorizzato gente come Lazaro o come giovanissimi super promettenti (vedi Bremer, che dopo aver segnato nel derby ha esultato come avesse vinto la Champions, e questo gesto se lo ricorderanno sempre tutti i tifosi granata). Questi calciatori potranno essere ancora più decisivi ed importanti la prossima stagione. Ma molti di loro vanno riscattati. E il riscatto dipenderà in buona parte anche dalla permanenza di Juric al Toro. Che, dopo il derby si è esposto per la prima volta in maniera esplicita sul suo futuro al Toro: "Il futuro? Se bisogna perdere altri giocatori importanti per me è un no. Se si costruisce su quelli che ci sono ora per me è un sì con grandissimo orgoglio". E noi vogliamo sia la conferma di quei giocatori importanti, sia la permanenza di Juric.

Manager, docente Luiss, esperto di comunicazione e Public Affairs, giornalista pubblicista col cuore granata. Michelangelo Suigo è un autore che per chi è avvezzo al mondo della comunicazione, specialmente se legata all’imprenditoria, non ha bisogno di presentazioni. Chi volesse approfondire il suo sterminato curriculum può farlo sul sito di Inwit, azienda di cui ricopre attualmente il ruolo di EVP External Relations, Communication & Sustainability Director. Ma soprattutto, per quel che attiene a questa rubrica, Michelangelo è un orgoglioso e genuino tifoso granata.

Disclaimer: gli opinionisti ospitati da Toro News esprimono il loro pensiero indipendentemente dalla linea editoriale seguita dalla Redazione del giornale online, il quale da sempre fa del pluralismo e della libera condivisione delle opinioni un proprio tratto distintivo.

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