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Le campagne del Toro: dalla comunicazione al calciomercato

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Torna un nuovo appuntamento con "La scossa granata", la rubrica di Michelangelo Suigo: "Il visual poteva essere però più coinvolgente: ad esempio avrei visto bene un'immagine della Maratona più nitida..."

Da osservatore della comunicazione non posso esimermi dallo spendere qualche parola sulla campagna abbonamenti per la stagione 2023/24 del Torino. Ho letto molte critiche e, purtroppo, pochi spunti di riflessione costruttivi. Mi concentro solo sulle critiche misurate e non volte a distruggere, lascio le altre a chi reputo non voglia davvero il bene del nostro amato Toro. La campagna poteva essere più "cool"? Probabilmente si. Poteva utilizzare formati e modalità più avvincenti? Idem. Però è facile criticare senza proporre alternative. A mio modesto avviso, posto che tutto è migliorabile, non è male il pay off "Un solo colore". Racchiude in tre parole (come da manuale) il concetto che tutti noi esprimiamo e apprezziamo: la maglia granata è l'unica da amare, onorare, esibire con orgoglio.

Il visual poteva essere però più coinvolgente: ad esempio avrei visto bene un'immagine della Maratona più nitida (quella attuale è totalmente sfumata) e il Toro rampante lo avrei fatto molto più grande e, soprattutto, granata. Di sicuro la campagna abbonamenti ha come primo obiettivo far conoscere ai tifosi gli aspetti operativi per poter attivare, appunto, l'abbonamento, e non è un "beauty contest". Però anche la grafica ha il suo ruolo. Di sicuro non quello di far lievitare il numero degli abbonamenti. Per questo obiettivo ci sono i risultati e la campagna acquisti. Juric, a fine campionato, ha detto di essere dispiaciuto per "Non essere riuscito ad avvicinare tifosi e società". Ecco, questo aspetto lo si può, anzi lo si deve, migliorare con i fatti. A cominciare dal Robaldo: non c'è ancora nulla di concreto, però si inizia a leggere che qualcosa si muove e che si sia deciso di ottimizzare gli spazi. Si legge "fine lavori 2024-2025" e questo sembra un mezzo miracolo. Speriamo bene, sarebbe un primo tassello. Poi il capitolo campagna acquisti/cessioni.

Provando a ricapitolare le trattative realistiche, si punta su Vlasic e Miranchuk sulla trequarti, e su Bellanova e Acuna sulle fasce. Forse su Becao per la difesa. Torino e Cagliari hanno formalizzato l'accordo per il trequartista/esterno Bellanova. Manca soltanto l'ok del classe 2000, attualmente impegnato negli Europei Under 21, appena tornato al Cagliari dopo l'anno trascorso all'Inter. L'accordo sarebbe intorno agli otto milioni di euro. Buon innesto se si accorderà con la dirigenza granata: si tratta indubbiamente di un ragazzo con potenzialità di crescita. Ceduto Armando Izzo al Monza, a titolo definitivo e rinnovato Djidji per un anno, difensore fortemente voluto da Juric. Per il resto torniamo ai consueti commenti di ormai un anno fa. Sulle fasce serve un cambio di passo importante. Lazaro e Vojvoda non bastano, con la probabile uscita di Singo e quella già annunciata di Aina. A centrocampo occorre un ricambio all'altezza dei titolari, Ilic e Ricci. Tameze potrebbe essere un discreto innesto, con Kone al rientro da Frosinone e i giovani Gineitis e Ilkhan come alternative.

Sulla trequarti, se si confermano Vlasic e Mira tornerebbe comunque utile Praet, probabilmente a prezzo di saldo. Pronti a dare manforte Radonjic e Karamoh. In attacco Sanabria e Pellegri sono discretamente assortiti (ottimo il 2023 di Tonny, Pellegri purtroppo dai muscoli di cristallo) ma serve assolutamente una terza punta: un giovane di prospettiva oppure un usato sicuro. La speranza per tutti noi granata e ovviamente anche per il mister è di arrivare al ritiro con i tasselli non più mancanti, per poter fare finalmente una preparazione come si deve e provare a dare qualche soddisfazione. Magari facendo anche il salto negli abbonamenti.

Manager, docente Luiss, esperto di comunicazione e Public Affairs, giornalista pubblicista col cuore granata. Michelangelo Suigo è un autore che per chi è avvezzo al mondo della comunicazione, specialmente se legata all’imprenditoria, non ha bisogno di presentazioni. Chi volesse approfondire il suo sterminato curriculum può farlo sul sito di Inwit, azienda di cui ricopre attualmente il ruolo di EVP External Relations, Communication & Sustainability Director. Ma soprattutto, per quel che attiene a questa rubrica, Michelangelo è un orgoglioso e genuino tifoso granata.

Disclaimer: gli opinionisti ospitati da Toro News esprimono il loro pensiero indipendentemente dalla linea editoriale seguita dalla Redazione del giornale online, il quale da sempre fa del pluralismo e della libera condivisione delle opinioni un proprio tratto distintivo.

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