Il Toro si appresta a sfidare, a San Siro, l’Inter di Antonio Conte, dopo la fondamentale vittoria contro il Brescia, frutto del grande lavoro del mister e della squadra nel raccogliere 3 punti preziosi per dare serenità al gruppo. Ecco come arrivano le due squadre alla gara sul piano tattico e mentale.
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SITUAZIONE MENTALE – Questo potrebbe essere il momento più propizio per giocare a San Siro, per via della situazione particolare vissuta dall’Inter. Conte ha fatto notare che non è contento, per cui il Torino troverà una squadra con qualche preoccupazione. L’Inter è incavolata ma non tranquilla. E il Torino, che sa che ogni gara è importante per rosicchiare punti utili per arrivare il prima possibile alla salvezza, ha ricevuto una bella iniezione di fiducia dalla vittoria contro il Brescia.
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IL PIANO TATTICO – L’Inter ha tutto da perdere, è in uno stato di frenesia per cui è sotto pressione, ma dal nervosismo dei giocatori il Torino deve trovare giovamento. Lukaku è in forse, ed è un bene, perché ad uno come lui bisogna fare sempre attenzione. Chi può dare fastidio, individualmente, è Lautaro, ma le voci di mercato lo hanno distratto, e le sue prestazioni ne hanno risentito; un altro elemento pericoloso può essere Candreva, ultimamente molto vispo: in fase difensiva concede molto ma in fase offensiva ha la testa a posto e minuti nelle gambe. Occhio anche a Gagliardini, in cerca di rivalsa. Un elemento da tenere d’occhio per Longo è la bravura dei nerazzurri nei calci da fermo e d’angolo grazie ad una batteria difensiva forte. Da parte granata ci vorrà compattezza e mantenimento dei giusti spazi tra ogni reparto: Sirigu vivrà senza dubbio un pomeriggio di grande impegno. Immagino un’Inter che partirà forte, cercando di mettere subito la partita sui binari giusti, però facendo questo si scopriranno e porgeranno il fianco ai contropiede, che Belotti, Berenguer e Verdi dovranno saper sfruttare.
Ricetta perfetta: entusiasmo e pungi in contropiede! Per il primo ne abbiamo un pelo più di prima ma non siamo ricchi, per il pungere direi che è uno dei tasti dolenti della squadra che sfrutta bene 1 ripartenza su 10, per vari motivi tra cui quelli tecnici. Io la metterei sulla rissa a tutto campo…
Io dico che con l’inter: SI PUO’ FARE!
Contro la Lazio abbiamo perso dalla paura, gravissimo. Oltretutto dopo essere passati in vantaggio.
Sto guardando lazio sassuolo, stanno pareggiando, la partita può finire in qualsiasi modo, ma la lazio si sta dimostrando ancora una volta stanca. Se invece di metterci all’angolo da soli, avessimo fatto ciò che sta facendo il Sassuolo, ossia attaccare quando possibile, forse almeno un punto lo avremmo fatto
Puo’ essere, pero’ tre partite fa era meno stanca