Nel segno del Toro

Da cosa ha origine il detto “Ossola fa e Ballarin disfa”?

Da cosa ha origine il detto “Ossola fa e Ballarin disfa”?

Torna l'appuntamento con "Nel segno del Toro", la rubrica a cura di Stefano Budicin con due miti granata

Stefano Budicin

Sai perché è divenuto noto il detto "Ossola fa e Ballarin disfa?" A quale serie di incresciosi episodi si riferisce? Come mai è stato messo in mezzo Ballarin? E perché in coppia con Ossola? Per capirlo, dobbiamo tornare al 28 marzo 1948.

Quel giorno, presso il Comunale, si verifica un episodio di particolare rilevanza, curioso e decisivo. È tempo di derby e i tifosi si ammassano allo stadio, desiderosi di godersi una stracittadina di quelle memorabili. Il Toro è in cima alla classifica, forte di sette punti di vantaggio sulla rivale bianconera. Ma se la Juventus dovesse vincere la partita, si verificherebbe l'agevole possibilità di ambire allo scudetto. E i granata lo sanno. L'atmosfera è pertanto tesa e tagliente e delicata. Si parte, e Ossola dimostra subito che quella partita la vuole vincere, segnando un gol che scatena un boato di ammirazione dagli spalti. Ma Ballarin, non pago del risultato, pareggia con un'autorete devastante. E sul campo volano i pugni, al punto che l'arbitro Gemini è costretto a espellere Martelli e Parola. Il bianconero Boniperti, invece, si dedica a insultare gli avversari, facendo partire sfottò a raffica. La partita si conclude con un pareggio.

La sera, nei pressi della stazione di Porta Nuova, il trio Bacigalupo, Martelli e Rigamonti si imbatte in Boniperti, con il quale volano parole taglienti. A essere arrabbiato è soprattutto Martelli. E il caso vuole che qualcuno dei presenti all'incontro segua da vicino il match e decida di segnalarlo ai giornali. Inevitabile la prima pagina: "La lotta del derby continua anche per le strade della città". Boniperti, sollecitato dalla dirigenza, scrive ai giornali e appone una sonora smentita alla finzione elaborata dalle malelingue dei mass media.

Il 24 ottobre 1948 la storia si ripete. Al 25' Ossola fa gol, e nemmeno dopo dieci minuti, Ballarin pareggia con un autorete. Quasi a farlo apposta! Per fortuna ci pensa Mazzola a segnare il gol della vittoria, al 77'. Da queste due simpatiche vicende nasce il detto, che naturalmente non vuole essere denigratorio nei confronti di Ballarin. Chiunque conosca la storia del Grande Torino non può non considerare Ballarin come uno dei difensori più importanti della nostra squadra del cuore. Ad ogni modo, anche ai fuoriclasse è concesso commettere degli errori di tanto in tanto.

 

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