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Rampanti: “Toro, due gol su tiri da fuori: ma perché non ci provano di più?”

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Della situazione attuale in casa Toro parliamo con Serino Rampanti nel nuovo appuntamento con “Parola al Mister”

Il Torino perde contro l’Atalanta: all’Olimpico Grande Torino i granata soccombono sotto i colpi di Zappacosta e Zapata, che rendono inutile il provvisorio pareggio di Sanabria. Dei temi della partita abbiamo parlato nel consueto appuntamento con “Parola al Mister”, insieme a Serino Rampanti.

Serino, come interpreti il ko del Torino con l’Atalanta? “Io penso che il Torino abbia affrontato bene la gara, credo anche che poi la partita l’abbia risolta la caratura dei giocatori che sono subentrati e la riacquisita condizione di Zapata. Ho visto un Torino che se l’è giocata alla pari, anzi per larghi tratti ha mantenuto il possesso palla. Ti rendi conto che ci sono partite che vengono decise dai singoli più che dai collettivi. Ha influito un errore grossolano del portiere, che si debba proteggere il primo palo lo insegnano ai portieri della scuola calcio… Ma lo spunto di crescita vero che si può trarre, secondo me, è un altro”.

Quale? “Il Torino ha vinto a Roma con un tiro da fuori di Ilic, con l’Atalanta ha segnato partendo da un tiro da fuori di Miranchuk. Questi sono i due giocatori che io ritengo superiori tecnicamente a tutti gli altri e hanno dimostrato che bisogna osare con i tiri da fuori area. Sarebbe bello che ai giocatori del Torino venissero mostrati i video di qualche campionato estero. In Inghilterra i calciatori osano molto di più i tiri da fuori, perché possono sempre arrivare deviazioni o respinte corte del portiere in grado di far scaturire un gol. Questa è una lacuna grossa del Torino che quest’anno è stata spesso evidenziata. Non si provano abbastanza i tiri da fuori. Mi auguro che ciò che hanno fatto Ilic e Miranchuk venga imitato da altri”.

Ha pesato la qualità dei singoli, ma pensi anche tu che alcune scelte di Juric, come Lazaro sulla destra di fronte a Zappacosta, siano state infelici? “Sì. Lazaro non mi è piaciuto affatto. Lui è l’emblema di quello che dicevo qualche settimana fa; mi sembra palese che per alcuni giocatori il Torino è solo una tappa di passaggio. Temo che con la testa questo giocatore non ci sia tanto. Lo percepisco dalle giocate che fa, mi dà quella sensazione. Potrei sbagliare, per carità, ma ne sono abbastanza convinto”.

La nota positiva è sicuramente Sanabria… “Mi fa piacere il fatto che sta segnando con continuità; e sta anche giocando bene, gol a parte. Devo dire che nel finale, dopo il gol di Zapata, non l’avrei levato dal campo. A Juric va comunque dato atto che la partita è stata preparata bene, il risultato è maturato per altre cose”.

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