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Presidente, faccia qualcosa di granata

Il Granata Della Porta Accanto / Citando Nanni Moretti, ci permettiamo di suggerire a Cairo un proposito per il 2020…

Alessandro Costantino

Dopo aver letto l'articolo di Marco Cassardo apparso sulle colonne di Toro News la scorsa settimana, articolo che condivido in toto dalla A alla Z, avrei anche potuto smettere di scrivere per questa rubrica: ogni mia parola infatti potrebbe essere superflua alla luce dello scritto del mental coach più granata che ci sia, una summa perfetta dello stato d'animo e del pensiero non solo mio, ma di una ampissima fetta di tifosi del Toro.

Se non ho "posato" la penna è solamente perché amo pensare che da ogni situazione, anche la più critica, ci sia la possibilità di uscirne ribaltando il pronostico avverso. Mai come in questo momento (equiparabile forse solo al picco negativo di popolarità di fine 2009) il presidente Cairo è ai minimi storici nel gradimento da parte dei tifosi granata. È troppo facile adesso sottolinearne le molteplici mancanze, sebbene sia giustissimo farlo perché dopo 15 anni di presidenza egli avrebbe dovuto provvedere a cambiare rotta capendo su quali terreni era franato e su quali avrebbe dovuto procedere con più convinzione. Per onestà intellettuale, però, se scaglio una pietra è giusto che offra anche un rimedio. Ed è per questo che parafrasando una celebre battuta di Moretti (Nanni il regista, non il nostro amato Emiliano) dico al presidente: "Per favore, in questo 2020, faccia qualcosa di granata!".

Il tempo è giunto, il bivio è di fronte: perseverare in questa "fredda" gestione tutta conti e passettini oppure prendere il coraggio a due mani e variare il tema dello spartito sorprendendo noi tifosi con azioni dal profondo significato per noi gente granata. Da dove cominciare? L'elenco è lungo.

https://www.toronews.net/columnist/lettera-granata-a-babbo-natale/

Il Robaldo, ad esempio. È ora che il presidente Cairo venga allo scoperto e sblocchi la situazione se dipende dalla sua volontà oppure denunci con fermezza eventuali mancanze del Comune di Torino. Un autogol mediatico come questo va assolutamente sanato, senza se e senza ma. La casa delle giovanili è importante quanto, se non più, le mosse che riguardano la prima squadra.

E poi c'è il Filadelfia, il vero cuore pulsante dell'animo torinista. Si imponga il presidente sul mister e obblighi i suoi "dipendenti" (perché lo staff tecnico è composto da suoi dipendenti, de facto…) ad aprirlo ai tifosi. Il confronto non deve far paura, ma deve essere nel lungo periodo un'arma in più che nessun altra società italiana può vantare. E anche sul completamento del Fila coi lavori dei lotti due e tre, Cairo abbia la lungimiranza di investire sul Torino inteso non come FC ma come ideale: la riconoscenza del popolo granata vale più di qualunque scudetto del bilancio di cui vantarsi.

https://www.toronews.net/columnist/il-granata-della-porta-accanto/viva-v-e-r-d-i/

Infine, il settore giovanile. È lì che si creano i presupposti per un Toro forte negli anni: ogni euro messo nel vivaio, che sia per un allenatore, uno scout o un ragazzo ne rende dieci nel medio lungo termine. Dopo 15 anni dovrebbe averlo intuito, il nostro presidente.

Infine, non ho detto nulla sul mercato invernale. Il presidente potrebbe stupirci anche lì, ma non è da lì che deve ripartire per essere il presidente non solo più longevo della storia del Toro, ma anche il più capace. La strada è tracciata. Non seguirla sarebbe l'ennesimo atto di indifferenza verso il quale non ci sarebbe più indulgenza. Presidente, ci stupisca, faccia qualcosa di granata nel 2020!

Da tempo opinionista di Toro News, do voce al tifoso della porta accanto che c’è in ognuno di noi. Laureato in Economia, scrivere è sempre stata la mia passione anche se non è mai diventato il mio lavoro. Tifoso del Toro fino al midollo, ottimista ad oltranza, nella vita meglio un tackle di un colpo di tacco. Motto: non è finita finchè non è finita.

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