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Torna un nuovo episodio di "Prima che sia troppo Tardy", la rubrica a cura di Enrico Tardy: "Purtroppo la palla gol finale è capitata a Lazaro e non a un Vecino, un tipo di calciatore decisivo e determinato che a noi manca come il pane..."
Enrico Tardy
Enrico Tardy Columnist 

Il Torello pareggia un derby tecnicamente modesto dopo un primo tempo frizzato ed una ripresa più incisiva. Abbiamo giocato contro una Juve balneare, con pochi stimoli e poca voglia, chiaramente già con la testa alla prossima stagione, meglio, alle vacanze. Con questo risultato, purtroppo, anche i nostri eroi possono già preparare il trolley per Ibiza o Formentera in quanto l'Europa calcistica è praticamente svanita. Rispetto al passato, lontano e recente, la gara ha ancora una volta detto che i nostri calciatori giocano il derby tremebondi per ampi tratti della partita a differenza di cosa capita con tutte le altre compagini della Serie A, anche più forti della Juve. È così, sabato abbiamo regalato un tempo, poi per fortuna nel secondo ci siamo scrollati di dosso le paure, abbiamo preso coraggio e qualcosa abbiamo combinato.

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Purtroppo la palla gol finale è capitata a Lazaro e non a un Vecino, un tipo di calciatore decisivo e determinato che a noi manca come il pane. Diciamo che con Juric abbiamo raggiunto un certo standard di gioco e di prestazioni che si è mantenuto costante durante l'intero triennio. È evidente che per migliorare occorre alzare al qualità tecnica della squadra indovinando, termine improprio, qualche talento capace di saltare l'uomo e caratterialmente solido. La Juve nel primo tempo grazie a due accelerazioni con dribbling annesso ha creato due enormi palle gol a dimostrazione di quanto incida ancora la tecnica oltre la "gamba" tanto cara al mister. I "nostri" riescono a eseguire alcune buone giocate prevalentemente con le squadre della seconda metà della graduatoria faticando enormemente nel momento in cui la qualità dell'avversario cresce.

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Detta così sembra una strategia agevolmente attuabile in realtà nel calcio da un anno all'altro alcune certezze vengono meno per svariate ragioni dunque tra il dire ed il fare oltre al mare...c'è competenza e fortuna. A tal proposito mi viene in mente il caso del calciatore Laurienté del Sassuolo lo scorso anno molto bravo e tecnico mentre quest'anno indisponente ed insignificante, ultima gara a parte. Le risorse economiche sono base, generate dalle cessioni o dalla proprietà, sono indispensabili, poi viene il resto. Per intanto dai derby vinti nel 94/95 ad oggi abbiamo vinto solo un'altra stracittadina. Molto maalox...

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Avvocato penalista, appassionato di calcio (ha partecipato al corso semestrale di perfezionamento in diritto e giustizia sportiva presso Università di Milano), geneticamente granata, abbonato al Toro da circa trent’anni.

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