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Una pausa necessaria

GENOA, ITALY - MARCH 21: Tomas Rincon of Torino (L) and Jakub Jankto of Sampdoria vie for the ball during the Serie A match between UC Sampdoria and Torino FC at Stadio Luigi Ferraris on March 21, 2021 in Genoa, Italy. (Photo by Getty Images)

PreparaToro / Nuovo appuntamento con la rubrica del prof. Marcello Tirrito

Marcello Tirrito

Siamo arrivati in una fase delicata quanto fondamentale per il Torino e la sua sorte in questo campionato bislacco. Prima di incontrare la Juventus, prossima avversaria, la squadra di Nicola, ha avuto a disposizione una buona striscia di allenamenti senza gare, in virtù della sosta per le qualificazioni mondiali 2022. A determinare una ripresa di campionato all’insegna di nuovi successi, sarà anche il lavoro svolto in questo spazio temporale di circa 10 giorni di pausa.

La squadra, dunque ha la possibilità di “aggiustare”, (per quanto possibile) la preparazione tecnico-tattica e soprattutto atletica. La programmazione dell’allenamento ha un importantissimo peso, sbagliare ora la pianificazione degli allenamenti, potrebbe avere ripercussioni in futuro. La periodizzazione, dunque, prevede l’applicazione di un concetto metodologico che offra una sicura attuazione delle qualità motorie ottimali al fine di raggiungere gli obiettivi prefissi.

Dunque, in una sosta di campionato, la struttura degli allenamenti dovrebbe essere orientata alla programmazione di sedute di training rivolte allo sviluppo della forza e della resistenza muscolare, in relazione ad ogni specificità individuale di ogni atleta/giocatore. In questa fase lo staff del Torino FC dovrebbe riuscire ad individualizzare l’allenamento della forza e resistenza, ed il microciclo (circa 10 gg di allenamenti) prenderà forma con l’alternanza di carichi di lavoro.

Senza entrare nello specifico, quindi escludendo diversi tipi di “periodizzazione del carico di allenamento”, è interessante sapere che per avere delle ottime risposte fisiologiche è opportuno conoscere gli effetti a breve termine che procurano gli allenamenti di forza, e soprattutto gli effetti residui, affinché si instauri nell’organismo dei calciatori l’effetto chiamato “super-compensazione”, parola strana che significa semplicemente: effetti benefici dell’allenamento.

SOSTA - Ovviamente, in questa sosta lo staff del Torino, molto competente in merito, saprà manipolare al meglio i principi dell’allenamento sportivo che regolano le variabili dell’allenamento ovvero: volume ed intensità che sono tra loro inversamente proporzionali. Utilizzare formule magiche non avrebbe senso e sarebbe oltremodo impertinente. Dunque, metterei da parte trampolini elastici, piscina od altre “torture” metodologiche perché creerebbero un rallentamento dei guadagni in termini di forza muscolare.

 GENOA, ITALY - MARCH 21: Keita Balde of Sampdoria (L) and Wilfried Singo of Torino vie for the ball during the Serie A match between UC Sampdoria and Torino FC at Stadio Luigi Ferraris on March 21, 2021 in Genoa, Italy. (Photo by Getty Images)

Vi spiego velocemente il perché: per esempio, si vedono molti preparatori ed addetti ai lavori che utilizzano superfici instabili come tavolette propriocettive, senza alcun motivo logico e specifico: queste non vanno utilizzate se non nelle prime fasi della riabilitazione, altrimenti non permettiamo alla muscolatura di eseguire il giusto ritmo di contrazione, favorendo così una lenta e progressiva involuzione della performance sportiva. Dunque sotto con gli allenamenti, lavorando al meglio per dare soddisfazioni alla gente granata.

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