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Giovanili Torino, cinque allenatori a scadenza: ora serve progettare il futuro

Giovanili Torino, cinque allenatori a scadenza: ora serve progettare il futuro

Tanti punti di domanda nelle giovanili granata Semioli, Menghini, Fogli, Fioratti e La Rocca da domani potrebbero prendere accordi anche con altre società

Roberto Ugliono

Il presente delle giovanili del Torino è a un punto di svolta, e il futuro è una incognita. Se da un lato si attendono novità ufficiali riguardo chi occuperà il ruolo di responsabile del settore giovanile (si sa che la società sta interloquendo con Ruggero Ludergnani della Spalc’è tutta una macchina che attende ferma con il motore spento. Oggi, 30 giugno, è l’ultimo giorno di contratto per molti allenatori delle giovanili, che attendono impazienti di sapere dove alleneranno la prossima stagione.

LA SITUAZIONE - Franco Semioli, Andrea Menghini, Roberto Fogli, Christian Fioratti e Nino La Rocca da domani potrebbero prendere accordi anche con altre società, ma è chiaro che aspettano impazientemente la chiamata del Torino. Tutti si ritrovano nel limbo però. L’incertezza su chi guiderà le giovanili la prossima stagione si ripercuote sul loro futuro. Una situazione che ogni anno si ripete, ma questa volta la storia è diversa. In passato comunque c’era la certezza che Bava avrebbe preso decisioni, ora non si sa chi le prenderà e quando.

SESIA E FABBRINI - Chi è praticamente certo dell’addio sono Marco Sesia e Andrea Fabbrini. Il primo aveva firmato un biennale quando era passato in Primavera, salvo poi averne disputata solamente una. Dopo il covid e l’arrivo di Vagnati, Sesia è rimasto a libro paga, senza però poter trovare accordi con altre società. Da domani finirà il suo rapporto con il Torino e sarà libero di trovare squadra. Discorso simile per Fabbrini. Anche per lui si conclude un annus horribilis, durante il quale non ha potuto ricoprire appieno il ruolo di coordinatore delle giovanili. Da domani potrà trovare una nuova soluzione per la sua carriera. Intanto il Torino perde due pezzi e ne ha altri cinque in attesa (senza tenere conto di tutte le persone dello staff, dai preparatori agli osservatori). Sei se si considera anche Massimo Bava, che però ha ancora un anno di contratto. L’incertezza sulle giovanili regna sovrana. La sensazione (e la speranza) è che le prime due settimane di luglio saranno quelle della definizione di tutto.