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PRIMAVERA

Primavera, le pagelle di Atalanta-Torino 2-3: Scurto azzecca tutto

Primavera, le pagelle di Atalanta-Torino 2-3: Scurto azzecca tutto - immagine 1
Le pagelle della seconda giornata di campionato: Dell'Aquila svolta la partita, Ansah la indirizza in avvio

Roberto Ugliono

La Primavera del Torino vince a Bergamo per 3-2 contro l'Atalanta passando prima in vantaggio, venendo recuperata e nel finale ritornando in vantaggio (QUI il commento alla partita). Decisiva la doppietta di Dell'Aquila, ma soprattutto il gruppo: Scurto ha costruito una squadra che sa stare in campo, sa cambiare moduli in corsa e sa lottare d'insieme. Ottimo inizio dei granata.

PASSADOR 6: Quando chiamato in causa risponde presente. Poteva fare oggettivamente poco sui due gol, mentre nelle altre situazioni è bravo a dire 'no'.

DELLAVALLE 6.5: Tra alti e bassi, difensivamente rimane una certezza, anche se è da capire se ha responsabilità o meno sul gol del 2-1 della Dea. Poco importante, perché alla fine azzecca la giocata per il 2-3. Suo l'assist a Dell'Aquila. Lancio di 30 metri giusto e Toro che vince.

N'GUESSAN 6.5: Leggermente meglio rispetto ad Anton per la mole di palloni recuperati. Sta crescendo e si vede. Se la scorsa stagione era spesso falloso, ora sta iniziando a fermare gli avversari in modo pulito.

ANTON 6.5: Il capitano pulisce, lotta, frena gli avversari. La sua esperienza si vede in campo. Tante volte è bravo a far ripartire l'azione in modo pulito. Certezza.

DEMBELE 5.5: Troppi errori, un po' confusionario. Un passo indietro rispetto a Cagliari. Il terzino francese però ha le potenzialità per fare bene. Attenuante: lui è un terzino destro adattato a sinistra.

GINEITIS 5.5: Commette il fallo del rigore, errore non da lui. In generale gioca una partita un po' sottotono, si vede che ha bisogno di tempo per trovare lo smalto migliore. (70' D'AGOSTINO 6.5: Entrare in una partita così difficile non è banale. Lui lo fa con personalità e coraggio. Tecnicamente qualcosa lo sbaglia, ma è anche vero che proprio da una sua giocata nasce il 2-2. Se vuole provare a convincere Scurto a dargli un'opportunità da titolare è sulla buona strada).

RUSZEL 6: Alterna ottime giocate a errori banali. Peggio rispetto a Cagliari, ma comunque sufficiente. In mezzo recupera sempre una gran mole di palloni ed è spesso bravo nel palleggio per far ripartire la squadra.

ANTOLINI 6: Qualche buono spunto, tanto dinamismo. Una partita in crescendo rispetto alla trasferta di Cagliari. (46' JURGENS 6.5: Prende una traversa, sfiora il gol più volte, attacca la profondità. Ottima partita per l'ex Inter che ora può sperare una maglia da titolare).

WEIDMANN 5.5: Un piccolo passo in avanti rispetto a Cagliari, la continuità di certo lo aiuta nell'inserimento. Spesso sembra troppo innamorato della palla. (62' MARCHIORO 6: Esordio in Primavera. Si vede poco ma limita i danni).

ANSAH 6.5: Pronti, via e segna subito. Passador lancia, lui ringrazia lo svarione difensivo della Dea e poi è bravo a depositare la palla in rete. Commette diversi errori, cerca a volte giocate che non sono nelle sue corde. Bene il provarci, ma serve anche concretezza. Su di lui dovrà lavorarci molto Scurto, ma per ora bene così: 2 partite e 2 gol. (86' SAVVA sv: Esordio in Primavera anche per lui. Pochi minuti a sua disposizione, ma nel precampionato ha fatto vedere qualità importanti).

CACCAVO 6: Pochissimi palloni buoni ricevuti. Quando può fa a sportellate con la difesa bergamasca. (62' DELL'AQUILA 8: Entra, fa doppietta, dà qualità. Quando sarà pronto per giocare dal primo minuto il Toro avrà un'arma importantissima dalla sua. Il primo gol è di qualità pura: difesa della palla dribblando nel traffico e tiro a giro sul secondo palo. La rete della vittoria è da attaccante: fa sfilare la sfera e non sbaglia a tu per tu con Bertini. Gioiellino).

ALL. SCURTO 7.5: Una sorta di Re Mida della panchina. Nel secondo tempo azzecca tutto. Dell'Aquila è l'unica scelta ovvia, ma meno scontato è il saperlo mettere nelle posizioni giuste al momento giusto. Lo fa partire largo e lui segna. Poi per provare a vincere lo sposta seconda punta e lui segna. Azzecca i cambi e i cambi di modulo (ben 3: 4-3-1-2 iniziale, 4-3-3, 4-5-1- e 4-4-2). Si vede anche la sinergia con Ludergnani, perché la squadra è ben costruita e di conseguenza anche ben allenata. Pensare a un Torino a punteggio pieno dopo le prime due giornate era difficile, lui ce l'ha fatta. Ora inizia il bello.

 

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