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Torino Primavera, ora inizia il bello: la finale un obiettivo in cui credere

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La rimonta contro l'Empoli ha dimostrato la voglia del gruppo di Scurto che ora si può giocare il titolo
Roberto Ugliono Caporedattore settore giovanile 

La certezza delle fasi finali c'era già, ma conquistare la semifinale evitando i playoff era una necessità importante e così è stato. La super rimonta della Primavera del Torino contro l'Empoli è la testimonianza di due aspetti: la fame della squadra di Scurto e il fatto che la forza sia proprio il gruppo. In stagione sono stati tutti decisivi, così come contro i toscani. Le reti dei subentrati Corona e Ansah, gli ottimi ingressi di Ciammaglichella e Vaiarelli (due che hanno vissuto tutte le tappe del vivaio granata) e la tenacia di capitan Anton, che in campo da infortunato è riuscito a dare la palla del 3-2 su assist di Dellavalle. Proprio nell'ultimo gol c'è tutto. La voglia, la tenacia e il percorso fatto dai ragazzi. Ansah segna il primo e l'ultimo gol della regular season come a chiudere un cerchio. Anton, che ha vissuto una stagione martoriata da problemi fisici, chiude con una vistosa fasciatura alla gamba, zoppicando e regalando al compagno la palla del 3-2. Poi c'è chi ha fatto l'assist, quel Dellavalle che nasce difensore centrale ma che più volte ha giocato come terzino e fa una cosa da terzino: cross dalla trequarti perfetto per Anton.

Torino Primavera, ora inizia il bello: la finale un obiettivo in cui credere

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Il secondo posto certifica l'ottimo cammino del Toro. Un cammino in cui tutti sono cresciuti e si sono resi importanti. Poi ha anche una valenza più pratica. I granata hanno diversi giocatori assenti. Innanzitutto c'è da valutare le condizioni di Anton, uscito infortunato dalla sfida contro l'Empoli. Poi rimane da capire se riusciranno a recuperare Dell'Aquila e N'Guessan, due ragazzi fondamentali durante l'annata. Scurto ha ammesso che dovrebbero farcela (QUI le sue parole), ma è ovvio che non si possa dare niente per scontato. Intanto il Torino si è concesso qualche giorno in più di lavoro arrivando secondo. In questo modo ci sarà tempo per recuperare energie e infortunati. Partire dai playoff contro la Roma avrebbe reso il tutto molto più complesso, perché in meno di una settimana il Torino avrebbe dovuto fare i salti mortali per ritrovare gli assenti e riassestarsi fisicamente. Ora invece ci sono quasi 10 giorni di lavoro per tornare al top e presentarsi magari anche con la rosa al completo in semifinale.

10 giorni durante i quali però i granata non dovranno perdere la spinta emotiva della rimonta contro l'Empoli. I ragazzi di Scurto possono davvero credere al titolo, perché mai quanto quest'anno il campionato è livellato ed equilibrato. Tutti possono vincere e tutti possono perdere. Molto dipenderà dalle mille variabili. Sicuramente in semifinale il Torino arriverà più riposato e questo potrebbe essere un fattore. Intanto questa squadra ha già vinto. Dopo tre campionati complicati, i granata tornano a giocarsi le fasi finali. L'ultima volta c'era Coppitelli in panchina e chissà che non si possa giocare una finale proprio contro il grande ex e ora allenatore del Lecce.

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