Come ogni anno, torna su Toro News l'analisi voce per voce del bilancio del Torino FC. La società granata ha reso pubblico il documento relativo al 2022 e oltre ai dati generali, è interessante capire le cifre investite sugli acquisti arrivati dal mercato. Considerando le ultime tre finestre di mercato, a partire dal gennaio 2022, i nuovi volti granata sono 10: quanto ha speso il Toro? E quali sono i giocatori che sono costati di più?
Il tema
Bilancio Torino 2022: oltre 10 milioni spesi per Ilkhan, Seck e Pellegri
Ilic guida la classifica. Investimento oneroso anche per Ilkhan
—Il reparto su cui il Toro è intervenuto in maniera più pesante (anche a causa delle partenze di Mandragora, Lukic e Pobega) è sicuramente il centrocampo. A guidare questa 'classifica' c'è uno degli ultimi acquisti in ordine di tempo, Ivan Ilic. Per assicurarsi le sue prestazioni, il Torino sborserà 17 milioni di euro commissioni comprese: uno sforzo non indifferente (il più caro dell'ultima finestra di mercato in tutta la Serie A) per portare il centrocampista serbo alla corte di Juric. Nella precedente finestra di gennaio, quella del 2022, è arrivato il suo compagno di reparto, quel Samuele Ricci che in pochissimo tempo si è preso le chiavi della squadra alla modica cifra di 8,5 milioni di euro (per l'obbligo di riscatto). Anche per Ilkhan, un investimento in chiave futura, il Toro ha investito una bella cifra: 4,5 milioni per strapparlo al Besiktas.
Schuurs e gli altri: il prestito di Gravillon è costato 'soltanto' 400 mila euro
—Perr Schuurs, arrivato per sostituire Bremer, si è rivelato uno dei migliori per rendimento nella stagione del Torino (ha già gli occhi addosso di Liverpool e Newcastle): è costato 9,5 milioni (esclusi bonus) all'Ajax e si posiziona al secondo posto subito dopo Ilic. Continuando a scorrere la lista ci sono Pietro Pellegri, per cui il Toro ha esercitato il diritto di riscatto dal Monaco a 4 milioni di euro, Demba Seck (3,5 milioni dalla SPAL), il riscatto di Radonjic già avvenuto per 2 milioni di euro, Bayeye (500 mila euro) e, per chiudere, i prestiti: Miranchuk (1 milione) e Gravillon (400 mila euro). Non sono quindi mancati gli investimenti, o meglio i re-investimenti, considerando gli introiti della cessione di Bremer. Al giorno d'oggi, tuttavia, non tutti i giocatori acquistati hanno giustificato i soldi spesi.
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