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Cairo: “Capienza ridotta? Abbiamo dato il buon esempio. Il protocollo va cambiato”

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Il Patron granata sulla questione Covid: "Serve una commissione tecnica come in Premier. Si deve valutare situazione per situazione"

Luca Bonello

Nel giorno di Torino-Fiorentina, il Presidente del Torino Urbano Cairo ha parlato ai microfoni di Radio Anch'io Sport su Rai Radio 1, commentando la decisone presa dalla Lega Serie A di ridurre la capienza allo stadio ad un massimo di 5000 spettatori. "E' una scelta - dice il patron granata - che abbiamo preso unanimemente perché è stata caldeggiata dal Governo. Abbiamo deciso responsabilmente, anche se con le vaccinazioni, il super green pass e le mascherine siamo abbastanza coperti. Abbiamo dato il buon esempio, ma non mi sembra che lo stadio sia responsabile dell'incremento dei contagi, se è vero che il 23 dicembre in Italia i contagi erano 44 mila e sono schizzati a 220mila con gli stadi chiusi".

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Nei giorni scorsi, la Lega Serie A ha anche adottato un nuovo protocollo, già ampiamente criticato dal Presidente, per consentire il prosieguo del campionato e per far sì che si giochi il maggior numero di partite possibili nonostante l'incremento costante della positività. Questo il commento di Cairo: "Non lo condivido. Pensare di poter giocare con 13 giocatori non positivi tra cui un portiere e andando ad attingere dalla Primavera indipendentemente dal fatto che siano professionisti, mi sembra esagerato. In Inghilterra hanno posto sì un numero minimo di giocatori ma tengono conto degli infortuni e vanno a valutare le singole situazioni, compreso il fatto che i giovani reclutati devono avere una certa esperienza. E' una soluzione ragionevole che va a beneficio dello spettacolo e del merito sportivo. Il protocollo può essere cambiato. Mi dispiace per Bologna e Udinese. Anche noi come Torino giocheremo oggi perché siamo un po' forzati, non ci siamo molto allenati la settimana scorsa, però la Lega ha fatto il massimo possibile concedendoci un giorno in più".

Per Cairo, il modello da cui prendere esempio è quello inglese. "In Inghilterra, dal 26 dicembre al 3 gennaio sono saltate solo 8 partite delle 30 partite in programma, procedendo con ragionevolezza. Tutto è gestito da una commissione tecnica. Sarebbe utile averla anche da noi. Un organo che prenda le decisioni in materia di Covid, non il consiglio di Lega, ma una commissione fatta da tecnici senza rappresentanti di club. Oggi con i vaccini tutto è più controllabile. Dobbiamo avere un atteggiamento prudente ma diverso. Il calcio, così come il Paese, deve andare avanti e procedere".

Il n°1 granata boccia l'idea di un mondiale biennale ("Mi sembra eccessivo. Già si gioca troppo.") e ritorna sulla questione Belotti: "Le cose sono chiare. Noi non possiamo fare più di quello che abbiamo fatto, che è già tanto. Se poi il giocatore ha altre idee...". 

Infine conclude esprimendo la sua opinione sulla questione Djokovic, a cui è stato concesso di entrare in Australia e disputare gli Australian Open nonostante non sia vaccinato: "Non mi sento di giudicare. Ma ad un certo livello sarebbe giusto dare l'esempio facendo il vaccino".

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