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Dellavalle, dal Chisola al Torino: la crescita fino all’esordio in Serie A

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Dall'intuizione di Bava al percorso al Torino, Dellavalle ha coronato il percorso nelle giovanili con l'esordio in Serie A
Irene Nicola
Irene Nicola Redattore 

"Il mio prossimo obiettivo? Esordire con la maglia del Torino". Così aveva risposto Alessandro Dellavalle durante il ritiro di Pinzolo poco meno di un anno fa, immaginando un futuro tra i grandi. Lavorando giorno per giorno, il capitano della Primavera ha inquadrato il sogno Serie A fino a renderlo un obiettivo concreto. E alla fine l'obiettivo è diventato realtà, a vent'anni appena compiuti, quando Dellavalle è sceso in campo al Bentegodi contro il Verona per il suo esordio in maglia granata. Una prima volta in Serie A che corona un percorso di sei anni in granata costruito tassello per tassello con dedizione e soprattutto professionalità.

Dellavalle, gli inizi al Toro: Bava lo prelevò dal Chisola

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Il percorso di Dellavalle parte lontano dal Torino, ma si incrocia con il granata grazie a un'intuizione di Massimo Bava. Dopo i primissimi passi nell'oratorio del Carignano, Alessandro infatti entra a far parte della Scuola Calcio della Juventus dove vi resta per cinque anni insieme al cugino. Non trova la sua dimensione e così viene dirottato verso il Chisola, club satellite dei bianconeri con sede a Vinovo. Archiviato il primo anno con gli Esordienti, è tempo del salto nel Settore giovanile. Ai regionali Dellavalle è dominante, diventa il perno della difesa del Chisola Under 14 e chiude la stagione con oltre 30 presenze e 18 gol all'attivo. C'è una marcia in più in Alessandro e il primo ad accorgersene è proprio Massimo Bava, che ha le idee chiare e decide di portarlo al Torino. Dellavalle torna così nei Nazionali e viene aggregato all'Under 15 di De Martini. Inizia da quel momento un percorso di crescita costante, categoria per categoria, che si conclude con il naturale salto in Primavera dopo una stagione con Franco Semioli in Under 18 da sottoleva.


Dellavalle, l'esplosione in Primavera: in tre anni è diventato un leader

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Con un anno d'anticipo rispetto ai coetanei, Dellavalle fa l'esordio in Primavera nella stagione 2021-2022. Da allora sono passati tre anni e oggi il capitano granata è uno dei talenti più in vista di tutta la categoria, o meglio un giocatore che ha dimostrato un passo superiore rispetto alla categoria. Il merito di Alessandro è aver saputo sfruttare ogni occasione al meglio tramutandola in opportunità di crescita. Così è stato il primo anno con Coppitelli quando tutte le caselle dei difensori centrali erano occupate e serviva un terzino destro che garantisse affidabilità. Dellavalle si mette in gioco, conquista spazio in un ruolo non suo, apprende e migliora a vista d'occhio aggiungendo nozioni al suo bagaglio (chiude la stagione con 6 gol all'attivo). In estate Juric lo porta in ritiro in Austria, poi Dellavalle torna in Primavera dove ad attenderlo c'è Scurto. La stagione 2022-2023 è quella dell'esplosione. Dellavalle torna al centro della difesa, dove sfodera tutte le sue doti di posizionamento, lettura delle situazioni e anticipi; cresce inoltre in personalità diventando un trascinatore e un punto di riferimento inamovibile. Ne consegue la firma sul primo contratto da professionista con il Torino, la convocazione con l'Italia Under 19 e la vittoria negli Europei di categoria. Rientrato a Torino non è arrivato il salto tra i grandi, nemmeno in prestito, ma un terzo anno in Primavera. Per qualità e processo di crescita Dellavalle ha dimostrato di essere fuori categoria, ma ha comunque sfruttato la stagione con Scurto per affinare alcuni aspetti del suo bagaglio diventando più incisivo alla voce gol e assist (rispettivamente 8 e 4 in campionato) e confermandosi una guida per i granata.  Nel frattempo ha atteso con pazienza senza perdere la fame un'occasione tra i grandi e quando è arrivata ha saputo coglierla risultando decisivo nella costruzione dell'1-2 granata a Verona con un cambio gioco millimetrico per Lazaro. Difficile pensare a un esordio più positivo, un primo passo verso un più che meritato salto tra i grandi che ora può diventare realtà.

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