Quando ormai è scattato il countdown per l’inaugurazione del Filadelfia, che avverrà per il pubblico il 25 maggio, ripercorriamo gli ultimi 20 anni di (triste) storia del leggendario impianto. Dall’abbattimento alla rinascita, il travagliato percorso verso il “ritorno a casa del Torino”, al Filadelfia.
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Filadelfia, dall’abbattimento alla rinascita: il “dono” di Cairo e il via al bando di gara
6 - La rinascita del Fila / Gli ultimi 20 anni del tempio granata, passo dopo passo
In data 6 giugno 2014, il presidente del Torino F.C. Urbano Cairo - a nome ed a carico della "Fondazione Mamma Cairo" conferiva l'incarico della stesura del Progetto Preliminare agli architetti Eraldo Martinetto e Marco Aimetti. "Una sorpresa di Pasqua in anticipo" l'aveva definita il patron granata quando annunciò la sua intenzione, subito dopo la vittoria casalinga al cardiopalma contro il Genoa in aprile che lanciava il Toro verso l'Europa League. Per poi aggiungere: "Tramite la Fondazione Mamma Cairo abbiamo acquistato il progetto dello Stadio Filadelfia dallo studio ABCC di Pinerolo, progetto che trasformeremo in preliminare e regaleremo poi alla Fondazione Filadelfia, accorciando di fatto i tempi per la realizzazione dell’impianto". Grazie a questo "dono", sono stati almeno cinque i mesi risparmiati: per ottenere un progetto preliminare, infatti, la Fondazione avrebbe dovuto indire una gara che avrebbe dilatato i tempi. Una mossa che si è rivelata fondamentale per il regolare svolgimento della ricostruzione del Tempio Granata, ma anche per accelerare i tempi con la SCR, l'ente pubblico a cui la Fondazione, pochi mesi prima, aveva affidato l'incarico di stazione appaltante con il compito di seguire e gestire tutto il processo costruttivo. La SCR dunque ebbe il vantaggio di partire non più da quello studio di fattibilità approvato il dicembre precedente, bensì da un preliminare vero e proprio, presupposto fondamentale per poter indire la gara di appalto.
Circa una cinquantina di giorni separarono Cairo e il progetto da regalare alla Fondazione. Era il 28 luglio 2014 quando veniva consegnato alla "Fondazione Mamma Cairo" il suddetto Progetto Preliminare che veniva poi immediatamente consegnato alla "Fondazione Stadio Filadelfia" e da questa - per il tramite di S.C.R - messo a base del bando di gara pubblicato il 4 ottobre successivo. Per consentire la partenza dei lavori coi fondi a disposizione il progetto di ricostruzione del nuovo Stadio Filadelfia fu diviso in 3 lotti. Un primo lotto costituito dalla parte sportiva: comprendente 2 campi da gioco in erba naturale riscaldati, 5 gradinate - divise in 4 settori: curve, distinti e settore ospiti - da 2000 posti scoperti, una tribuna coperta da 2000 posti - con garage da 50 posti, spogliatoi per la prima squadra, primavera, arbitri(maschili e femminili), ospiti, palestra, sala stampa, sedi di Torino F.C. e Fondazione Stadio Filadelfia (prive di arredi) e foresteria (costruita al rustico). Restauro della biglietteria storica e locali e impianti tecnici. Poi un secondo e un terzo costituiti dal completamento del "Piazzale della memoria" (con tanto di lampioni commemorativi), il restauro dei monconi delle curve - con le aree aggregative sotto di esse - e la creazione del "Museo del Toro", luogo in cui tutti i tifosi e gli appassionati potranno rivivere le gesta del Grande Torino e di tutti coloro che hanno vestito la gloriosa maglia granata, la cui sede è attualmente villa Claretta Assandri a Grugliasco.
Il 28 luglio 2014 fu dunque un giorno fondamentale per la ricostruzione: il CdA della Fondazione ratificò la ricezione del progetto preliminare, nel rispetto della scadenza fissata per la consegna. Il giorno stesso, il progetto fu consegnato a SCR, Società di Committenza Regionale, che ebbe il compito di indire il bando di gara. Quella fu l'ultima riunione prima della consueta pausa estiva che interruppe di fatto per qualche tempo la programmazione fino alla riunione del Collegio dei Fondatori e l’inizio degli incontri con i Club granata (il 3 settembre a Cortemilia il primo) per la presentazione del progetto. La conseguenza è la data fatidica del 4 ottobre 2014, quando gli enti preposti avviarono il "Bando di gara per la progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori, previa acquisizione del progetto definitivo in sede di gara, per la realizzazione del Nuovo Impianto Sportivo Filadelfia". Quel giorno si ebbe la certezza che qualcosa era davvero cambiato, e che il "Tempio granata" sarebbe stato presto ricostruito...
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