Toro News
I migliori video scelti dal nostro canale

gazzanet

Genoa-Torino 2-1: Simeone e Veloso non perdonano, Boyè non pervenuto

Testa a testa / Il grifone stende i granata vincendo tutti i testa a testa dell'incontro. Ma quell'infortunio di Baselli...

Nicolò Muggianu

Il Torino cade a Genova in un Marassi "bollente". Tra le sentenze più importanti e significative del match, in cui i granata sono usciti sconfitti con il risultato di 2-1, la totale disfatta nei testa a testa. La squadra allenata da Juric infatti ha messo in campo una grinta fuori dal comune, riuscendo ad ottenere l'agognata salvezza con una giornata di anticipo. Se per i rossoblu le motivazioni di certo non mancavano, non si può dire lo stesso del Toro che - dopo il derby - ha dimostrato di avere esaurito benzina e stimoli. Dopo la disfatta casalinga di domenica scorsa contro il Napoli, i granata hanno dunque ripetuto la "figuraccia" offrendo una prestazione non all'altezza della situazione. I padroni di casa infatti sono stati tutt'altro che incontenibili, ma il Torino - non pervenuto sul terreno di gioco - ha fatto addirittura peggio non rendendosi mai realmente pericoloso dalle parti di Lamanna. I due faccia a faccia che il match presentava erano quelli tra Baselli e Veloso (cervelli dei rispettivi centrocampi) e Boyé e Simeone, in un duello tra due talenti ex-River. Come si può evincere dal risultato dell'incontro i due rossoblu sono stati superiori, anche se il precoce infortunio di Baselli ha fatto fortemente pendere l'ago della bilancia dalla parte dei padroni di casa.

Uno dei duelli principali che si era creato inevitabilmente sul rettangolo verde era quello tra i due ‘registi’ delle rispettive formazioni: Baselli da una parte, Miguel Veloso dall’altra. In sostanza era dai piedi dell’azzurro e del portoghese che sarebbero dovuti passare i palloni più interessanti: e così è stato. Il numero 8 granata - che aveva iniziato la partita su buoni livelli - ha dovuto però lasciare prematuramente il campo a causa di un problema fisico. Il Toro ha così perso il "cervello" del suo centrocampo, e di conseguenza la bussola del match. Al contrario, il rossoblu è stato il faro dei suoi durante tutti i 90' grazie a geometrie, lanci eanche un assist decisivo a Rigoni che - al 32' - non ha dovuto fare altro che appoggiare da due passi il pallone dell'1-0. Il numero 44 del Genoa è stato autore di una prestazione autoritaria, confermando le indubbie qualità di cui è fornito e quel coefficiente di maturità ed esperienza che tanto è mancato al "grifone" nell'ultimo periodo. Qualche metro più avanti, si disputava invece il testa a testa tra talenti ex-River: Giovanni Simeone contro Lucas Boyé.

L'attaccante genoano - figlio del "Cholo" Simeone - stava attraversando un momento difficile. Dopo una prima metà di stagione caratterizzata da gol e ottime prestazioni, infatti il classe '95 aveva subito un'evidente flessione di rendimento dovuta anche ai molteplici cambi sulla panchina del Genoa. Con il ritorno del "padre putativo" Juric la rinascita: contro il Toro infatti è stata sua la rete del momentaneo 2-0. Un colpo di tacco quasi beffardo sulla linea di porta, dopo che un cross di Lazovic aveva lasciato sul posto Hart e tutta la retroguardia granata. Un gol che ha il sapore della rivalsa e che toglie parecchi pesi dalle spalle del ragazzo che nell'ultimo periodo - a causa anche di qualche problemino fisico - aveva rischiato persino di perdere il posto da titolare. Se il "Cholito" è riuscito a essere decisivo, non si può certo dire lo stesso di Boyé. Il talentuoso classe '96 infatti è stato autore di una prestazione piuttosto incolore, non riuscendo mai a rendersi pericoloso e sbagliando spesso e volentieri quegli spunti palla al piede che solitamente costituiscono il suo punto di forza. L'argentino, così come il Toro, è stato impalpabile e ha contribuito alla disfatta finale, in cui i granata sono parsi vittima sacrificale del Genoa sull'altare della corsa alla salvezza.