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Giampaolo batte Corini: il turn over è coraggioso ma “nessuno deve rimanere indietro”

Il Confronto / Tante novità di formazione giustificate dallo stesso allenatore granata al termine della gara

Andrea Calderoni

Il confronto tra Marco Giampaolo ed Eugenio Corini deve partire dalle parole del tecnico granata al termine della gara vinta ai tempi supplementari dalla sua squadra. “Oggi abbiamo vinto, ma ci sono diverse cose da rivedere. La squadra è stata brava a trovare gli spazi e i passaggi giusti. C’è anche da mettere in preventivo che oggi si sono visti diversi giocatori che scendevano in campo per la prima volta”ha dichiarato Giampaolo. Il ragionamento non fa una grinfia. Il Torino non ha brillato, ma le attenuanti sono parecchie e le principali riguardano le coraggiose scelte dello stesso allenatore. Ci sono stati quattro esordi stagionali dal 1’ minuto (il portiere Milinkovic-Savic, Singo, Segre e Gojak) e Bonazzoli era alla seconda gara in granata. Dunque, Giampaolo si attende miglioramenti ma era probabilmente consapevole che contro il Lecce il suo Torino avrebbe potuto faticare a replicare la buona prestazione a livello di gioco di Reggio Emilia.

TURN OVER - D’altronde è stato lo stesso Giampaolo a decidere di non convocare i due leader dell’attuale Torino: Salvatore Sirigu ed Andrea Belotti. Si è preso un rischio in vista del campionato (la prossima settimana sarà ricca di impegni e si dovranno vedere miglioramenti significativi match dopo match), ma il suo concetto di turn over fila, come testimoniano le sue stesse parole: “Il campionato è lungo, abbiamo sempre il problema del Covid-19 che ci minaccia, rischiamo di perdere giocatori anche il giorno prima della gara e quindi è giusto non lasciare indietro nessuno. I giocatori sono arrivati con energie al lumicino, dobbiamo migliorare nell’ultima mezzora. Giocheremo una partita ogni quattro/cinque giorni e sarà sempre più difficile. Però, oggi abbiamo dato spazio ai giocatori che hanno giocato poco o niente”. In sintesi: il Torino di Giampaolo ha bisogno di tutti gli effettivi in rosa, dal secondo portiere all’ultimo acquisto in ordine di tempo. Le incognite nella stagione 2020/2021 sono tantissime e bisogna sempre rimanere all’erta. Inoltre, soltanto giocando tutti possono entrare a far parte della macchina di Giampaolo.

 TURIN, ITALY - OCTOBER 28: Stefano Pettinari (L) of US Lecce in action during the Coppa Italia match between Torino FC and US Lecce at Stadio Olimpico Grande Torino on October 28, 2020 in Turin, Italy. (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

AVVERSARIO DA NON BUTTARE - Affrontato il tema scelte, passiamo al discorso tattico. Come detto, Giampaolo non è rimasto completamente soddisfatto. “Dobbiamo capire di stare corti e non correre pericoli stupidi. Capire che tipo di corse fare. Se non corri e ti muovi in maniera armonica concedi spazi e oggi abbiamo concesso qualche spazio di troppo” ha affermato. Se il Torino si muoverà meglio in campo, le energie a fine partita non saranno ridotte al lumicino come contro il Lecce ieri pomeriggio. Se le energie non saranno al lumicino, la qualità del gioco migliorerà nell’arco dei 90 minuti. Una conseguenza dietro all’altra, ma tutto passa dalla mentalità di Giampaolo che dovrà essere definitivamente inculcata nel gruppo squadra nelle prossime settimane, magari centrando risultati sofferti, come quello contro il Lecce, ma pur sempre risultati positivi per dare morale e serenità. E il Lecce di Corini? Si è dimostrato squadra organizzata e da non sottovalutare. È vero il Torino non ha eliminato il Bayern Monaco, ma i granata hanno trovato sulla propria strada una formazione tutt’altro da scartare che rivuole il prima possibile la Serie A.