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Gioventù al potere: Juric inserisce i più affamati e supera Baroni con i cambi

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Per una volta i subentrati fanno la differenza nel Torino: partita ribaltata da Savva e Pellegri
Andrea Calderoni
Andrea Calderoni Caporedattore centrale 

Due anni dopo il Torino torna a vincere in rimonta. Sarà anche una vittoria "rubata" come la definisce il tecnico Ivan Juric, ma è stata una vittoria fortemente voluta dai granata ed è motivata dalle scelte effettuate dallo stesso allenatore croato. Come sottolineato dal direttore di Toro News nelle sue pagelle post partita, si può dire che gli ingressi di Savva e di Dellavalle siano stati tra i migliori cambi effettuati da Juric da alcuni mesi a questa parte. Tante volte, infatti, si è discusso sulle capacità del condottiero croato di saper modificare l'andamento delle partite con le sue mosse dalla panchina. I fatti, molto spesso, hanno detto male a Juric, visto che i sostituti granata raramente hanno fatto la differenza in positivo. Ieri, domenica 12 maggio, allo stadio "Bentegodi" le cose sono andate diversamente, anche perché diverse sono state le scelte fatte da Juric. Ha deciso di inserire due esordienti in Prima Squadra come Dellavalle e Savva e i due debuttanti hanno fatto la differenza, giocando con fame e voglia di emergere. "Li abbiamo messi perché garantivano voglia ed entusiasmo, mentre chi era in campo non mi stava piacendo" ha sottolineato Juric

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Due gol nati dalla panchina: Pellegri per Zapata e Savva per Bellanova

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Per un'ora il Torino di Verona è stato inguardabile ed è passato giustamente in svantaggio. Si può dire che per un'ora i granata apparivano già in vacanza con ancora due giornate da disputare, poi in modo del tutto imprevedibile le carte in tavola si sono rimescolate e ne è venuta fuori una rimonta insperata. Sarebbe facile oggi dire che Savva e Dellavalle avrebbero meritato più spazio già nelle ultime settimane. Per scongiurare quest'ipotesi Juric ha dato la sua chiave di lettura sui due giovani subentrati del "Bentegodi". "Non penso che siano meglio di chi ha fatto cinquanta punti per tre anni, ma mi sono piaciuti tantissimo sia Savva che Dellavalle - ha dichiarato -. Non credo che ora siano giocatori di Serie A, voglio che continuino a crescer tranquilli, ma ci hanno dato entusiasmo, è stata una bella spinta". Perso per perso, Juric ha dato fiducia a chi se la meritava ed è stato ripagato. E tra l'altro l'intera rimonta sull'Hellas è stata firmata da ingressi dalla panchina perché il secondo gol è stato realizzato da Pellegri, inserito al 10' della ripresa al posto di uno Zapata non al meglio. Nello stesso frangente è uscito Rodriguez per Lazaro, al fine di garantire un po' più di spinta sulla sinistra. Inoltre, sempre al 55' Vojvoda (braccetto di destra) è uscito per Linetty con il conseguente passaggio di Tameze nella linea a tre difensiva. Al 24' è toccato a Savva, al 31' a Dellavalle rispettivamente per Bellanova e Masina.


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I complimenti di Juric a Baroni: "Ha effettuato un lavoro eccezionale"

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Va detto che l'Hellas avrebbe meritato di più dalla sfida di ieri, così come va aggiunto che molto spesso nell'arco della stagione i granata avrebbero meritato di più rispetto agli avversari. Si sa, del resto, che nel calcio gli episodi si compensano nell'arco di un'annata. Juric ha giustamente speso belle parole per il suo collega Marco Baroni. "Baroni ha fatto un lavoro eccezionale, ma sono arrivati giocatori con fame - ha evidenziato Juric -. Li vedo, hanno uno spirito importante. Hanno dei difetti, ma vanno forte. Per me Baroni ha fatto un lavoro strepitoso e la salvezza, vista la sconfitta del Sassuolo, è molto vicina". Per un'ora l'Hellas ha fatto meglio del Torino. La versione dei primi due terzi di gara dei granata è apparsa molto simile a quella osservata con il Frosinone. In quel caso non arrivarono degli scossoni né dal campo (il Frosinone non riuscì a segnare) né dalla panchina e così la gara terminò con uno scialbo 0 a 0. A Verona le cose sono andate in maniera differente e, per una volta, grazie alla panchina il Torino ha vinto la partita tenendo accesa la fiammella europea.

 

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