Cosa aspettarsi tatticamente da Juventus-Torino sabato alle 18 all’Allianz Stadium? La Juventus di Andrea Pirlo modifica il proprio schieramento in campo più volte nella stessa partita. I punti di riferimento si faticano a trovare con la nuova squadra dell’ex regista. Il tentativo è quello di proporre un calcio offensivo con parecchia qualità in mezzo al campo e in attacco. Sono di solito cinque in totale i giocatori offensivi che vengono messi in campo contemporaneamente da Pirlo, tre a centrocampo e due in attacco. L’assenza di Morata non sarà indifferente per una Juventus che stenta a segnare con interpreti diversi rispetto allo spagnolo e naturalmente a Cristiano Ronaldo. Il 7 bianconero tende a partire dalla sinistra o dal centrosinistra e poi ovviamente è libero di inventare. Quello che colpisce tatticamente della Juventus è l’asimmetria e il continuo movimento delle pedine nell’arco dei 90’: si passa da un 3-4-1-2 in fase di possesso ad un classico 4-4-2 in fase di non possesso. A dirla tutta, però, i bianconeri mancano ancora del giusto equilibrio e non sono ancora performanti, soprattutto in avanti. Se, infatti, il rendimento difensivo è migliorato rispetto alla gestione Maurizio Sarri, invece offensivamente la manovra è meno oliata e le giocate di qualità sono spesso frutto delle capacità dei singoli.
toro
Il Toro trova una Juve asimmetrica e poco incisiva: sulla destra Singo può far male
Temi Tattici / Di fronte due tra le squadre che effettuano meno cross. I bianconeri tengono tanto la palla ma è un possesso molto spesso sterile
DIFETTI JUVENTUS - Bisogna, inoltre, evidenziare un paio di ulteriori aspetti. Il primo riguarda la corsia di sinistra della Juventus. Ha evidenziato parecchie lacune e il Torino con Wilfried Singo potrà approfittarne. In secondo luogo, la Juventus 2020/2021 ha dimostrato di essere una squadra in grado di esaltarsi soltanto quando riesce ad incanalare la partita sui binari giusti, ovvero quando passa in vantaggio e riesce anche a raddoppiare. Se non sblocca il match o se rimane in bilico, la Juventus di Pirlo diventa molto vulnerabile e di conseguenza punibile. Dal punto di vista mentale i granata dovranno necessariamente tenere in considerazione tale aspetto. A parti invertire, anche i bianconeri conoscono ormai a menadito le difficoltà del Torino nel difendere un eventuale vantaggio e psicologicamente proveranno a giocare anche su questo, se le cose dovessero mettersi male.
LEGGI ANCHE: Toro, il derby nel momento più difficile: ma un risultato positivo può invertire la rotta
NUMERI TATTICI - Infine, alcuni dati utili a leggere tatticamente la gara di domani alle 18 all’Allianz Stadium. La Juventus è soltanto ottava per numero di tiri in porta in Serie A con 107 (Napoli primo con 141), mentre il Torino è quartultimo nella speciale classifica con 86. Torino e Juventus sono due tra le formazioni che crossano di meno del campionato. I bianconeri, tra l’altro, faticano a segnare di testa (una sola rete fin qui in campionato, ma Chiesa ieri ha segnato proprio di testa su traversone di Alex Sandro contro la Dinamo Kiev). In quanto a possesso palla la Juventus è prima in classifica, ma come detto in precedenza è un possesso palla troppo spesso sterile nella trequarti avversaria. In media tiene il pallone 32 minuti la squadra di Pirlo contro i 25 di quella di Giampaolo. Anche i numeri, dunque, certificano le difficoltà di inizio annata di Juventus e Torino. Sarà un Derby della Mole meno scontato di altre volte, anche tatticamente.
© RIPRODUZIONE RISERVATA