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Juric, a Salerno le scelte funzionano: dominato Nicola sul piano del gioco

Juric, a Salerno le scelte funzionano: dominato Nicola sul piano del gioco - immagine 1
Il confronto tra i due allenatori: ai punti avrebbe nettamente meritato il tecnico croato che ha imbrigliato il collega

Andrea Calderoni

Il Torino a Salerno ha dilapidato mille occasioni e non è riuscito a sbancare lo stadio "Arechi". Ma la squadra di Ivan Juric ha fatto decisamente meglio dal punto di vista del gioco rispetto alla Salernitana. Si può affermare che la gara a scacchi tra i due allenatori, Davide Nicola e Ivan Juric, sia stata vinta almeno ai punti dal croato. La sua squadra ha gestito la partita, ha costruito tanto e ha avuto una sola fase di sbandamento, quella a cavallo tra i due tempi. Proprio l'atteggiamento degli ultimi 5 minuti della prima frazione è stato oggetto di critica da parte di Juric, che in qualche modo sentiva nell'aria quegli errori di inizio ripresa che sono costati l'1 a 1. In linea generale, comunque, il Torino ha fatto molto bene e ha proseguito su quei binari che molto spesso sono stati calcati nel corso di questa stagione. Nel postpartita lo stesso Juric ha evidenziato che "abbiamo fatto una crescita importante nel gioco rispetto all’anno scorso. Riusciamo a spostare la palla e creare superiorità numerica" (LEGGI QUI).Proprio tali aspetti tattici hanno messo in crisi la Salernitana durante la prima frazione di gioco.

Possesso palla a netto favore del Torino, che ha fatto la partita

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In effetti, per 45 minuti la squadra di casa è stata succube del Torino, che se fosse tornato negli spogliatoi avanti di quattro o cinque gol non avrebbe rubato nulla. "Troppa poca pressione per fronteggiare una squadra così fisica, abile nei duelli e nell’attacco della profondità con il dai e vai" ha dichiarato Nicola a proposito della prima parte di gara (LEGGI QUI). La Salernitana avrebbe dovuto metterla sul fisico, ma il Torino è stato più abile nella gestione del pallone, tanto da averlo tenuto fra i piedi il 62% del tempo, effettuando la bellezza di 505 passaggi contro i 315 dei campani. L'aspetto significativo per il Torino è stato il seguente: il possesso palla è stato tutt'altro che sterile; è servito infatti a imbastire giocate e a imbrigliare la Salernitana. La contromisura di Nicola è stato un gioco più uomo contro uomo e l'ingresso di un terminale offensivo come Piatek ha aiutato.

Corrette le scelte di Juric: funzionale puntare su Sanabria

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Sono da rimarcare le scelte iniziali di Juric. A Salerno era la partita di un attaccante di manovra come Sanabria e Juric l'ha schierato; il sudamericano ha dato respiro all'intera manovra e ha anche segnato; sul giudizio complessivo pesano anche gli errori, ma in linea generale la decisione di utilizzarlo dal 1' è stata funzionale alla gara. Ormai non è più un caso: quando gioca con un vero attaccante, il Torino è molto più produttivo sul piano delle occasioni da gol. In ottica turnover, visto l'impegno di Coppa Italia contro il Milan alle porte e il fatto che si era giocato col Verona solo tre giorni prima, Juric ha effettuato diversi cambi di formazione tenendo fuori titolarissimi come Ricci e Miranchuk. La squadra ha fatto bene anche senza di loro nel primo tempo, ma ad inizio ripresa ha sbandato perdendo il pallino del gioco. Così Juric ha pensato di inserirli a ripresa in corso e grazie a questi due innesti la squadra è tornata padrone del campo. Il cambio di Rodriguez per Lazaro è stato dettato da un infortunio ed è da notare come lo svizzero sia tornato nell'emergenza nella posizione di esterno a tutta fascia, anche se solo per uno spezzone finale.

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