La vittoria del tecnico croato è stata strameritata: il suo Torino si è dimostrato superiore nell'arco dell'intera gara
A mani basse: Ivan Juric ha superato il suo collega Leonardo Semplici in modo netto e non lo dimostra soltanto il punteggio finale. Il Torino è stato bravo a chiudere la sfida di La Spezia, mettendo in mostra una concretezza mancata troppe volte in passato. Ha gestito la partita grazie alla sua maggior qualità e ha primeggiato grazie soprattutto a una mediana di assoluta qualità. Ricci ed Ilic, infatti, si sono presi definitivamente il Torino e la scelta di Juric di puntare forte su Ilic a gennaio sta pagando i dividendi e lascia molto fiduciosi in vista della prossima annata. "Hanno ancora grandi margini di miglioramento per comprensione del gioco e tutto. Ma è una coppia che mi stuzzica perché hanno qualità importanti e sentono il gioco" ha dichiarato Juric sui due giovani centrocampisti. Nel match del "Picco" spicca un'altra scelta di Juric, quella di posizionare Buongiorno al centro della difesa a tre per contenere meglio Nzola, uno dei pochi elementi pericolosi della formazione di casa. Considerato che Schuurs ultimamente qualche problema contro le prime punte l'aveva fatto emergere, Juric ha virato su Buongiorno centrale. Il capitano granata si è ben comportato contro il miglior giocatore dello Spezia e alla fine il Torino ha concesso poco o nulla agli avversari, come ha sottolineato anche Juric: "Ha fatto un’ottima gara, lo Spezia ha tanti giocatori con ottime caratteristiche. Nzola è sempre pericoloso perché sa difendere palla ed attaccare la profondità" (LEGGI QUI).
Vojvoda sulla sinistra per una maggior spinta: la scelta di Juric
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L'altra scelta sorprendente è stata legata a Vojvoda. Juric ha deciso di rilanciarlo sulla sinistra per avere più spinta rispetto a quella che può garantire Rodriguez. Contro lo Spezia era una partita da vincere e giustamente Juric ha provato a vincerla fin dalle scelte iniziali. Con sagacia ha studiato il modo di inibire la maggior fonte del gioco dello Spezia e poi ha anche dato al suo Torino una certa briosità offensiva. Tuttavia, quello che più ha colpito nel Torino formato ligure è stata la matura consapevolezza. I granata hanno fatto vedere sul campo la differenza in termini di punti che intercorre con lo Spezia. Molto spesso questo si è verificato anche contro altre compagini di medio-bassa classifica, ma raramente è stato supportato in termini di gol. Anche quelli non sono mancati al "Picco". E proprio come al "Bentegodi" contro l'Hellas Verona il Torino ha tirato fuori una delle sue migliori versioni contro squadre immischiate nella lotta per non retrocedere.