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IL TEMA

Juric, che stoccata alla società: “Così fare meglio sarà allucinante”

Foto Lapresse/Ufficio stampa Torino FC

Il tecnico accetta la politica al risparmio ma ne critica i modi: "Scelta legittima, ma io ed il mio staff non ne eravamo al corrente"

Alberto Giulini

Che Juric non fosse un amante del politicamente corretto si era già capito da tempo. Mai banale, senza peli sulla lingua, estremamente diretto: quando c'è un problema o una situazione che non gli piace, il tecnico di Spalato lo espone apertamente. E così ha fatto ancora una volta ieri pomeriggio, quando in conferenza stampa ha espresso tutte le sue perplessità per la politica che la società sta portando avanti sul mercato e nella gestione della rosa. "Ci sono talmente tante problematiche che diventa complicato iniziare ad elencarle" aveva spiegato inizialmente Juric, salvo poi addentrarsi in temi più specifici.

 Davide Vagnati e Ivan Juric

TAGLIO DEI COSTI - L'occasione buona per l'affondo è stata una domanda sul confronto tra lui e Italiano, il tecnico della Fiorentina. Juric ne ha approfittato per far notare la differenza tra una società che ha provato a rispondere alle ultime stagioni fallimentari con investimenti e il Toro, che ha invece intrapreso un'altra via. "La mia società ha preso la strada dell'austerity, puntando a tagliare costi in ogni modo, a prescindere dalla forza della squadra che negli ultimi due anni si è salvata all'ultima giornata". Un messaggio chiarissimo quello del tecnico, che ha ancora una volta esternato tutte le sue perplessità per un mercato che fin qui ha regalato ben pochi rinforzi. A non andare giù all'ex Verona, più che la scelta in sé, sono state soprattutto le modalità: "È legittimo, ma io ed il mio staff non ne eravamo a conoscenza".  Juric ha dato tutta una serie di spiegazioni sul perché di tale politica e non ha messo in dubbio il proseguimento della sua avventura in granata, mettendo però in luce a più riprese una mancanza di chiarezza della società: mai nessun allenatore si era spinto a tanto sotto la gestione Cairo.

 Juric Torino-Cremonese Coppa Italia foto Nderim Kaceli

SFIDA "ALLUCINANTE" - La conferenza di ieri può quindi segnare una prima frattura tra la società ed il tecnico, che nel definire quella granata la sfida fin qui più stimolante non ha risparmiato ulteriori stoccate: "L'obiettivo è risollevare la squadra dopo che ha perso elementi importanti, recuperando giocatori che tornano dai prestiti e altri che non hanno reso negli ultimi due anni. La situazione è questa e la accetto, ma non ne ero a conoscenza". Un messaggio tanto esplicito quanto duro, che arriva con il mercato ancora aperto e con la possibilità di correre almeno in parte ai rimedi. Uno degli intenti del tecnico è sicuramente spronare la società ad agire su un mercato che ha fin qui portato in dote i soli Pjaca e Pobega oltre ad un secondo portiere (Berisha) ed una giovane scommessa dalla Danimarca (Warming). Movimenti che non hanno soddisfatto Juric, perché la squadra negli ultimi due anni ha rischiato tantissimo ed in estate ha perso Sirigu e Nkoulou, elementi comunque importanti al netto di un rendimento in calo. La palla passerà ora alla società: martedì sera chiuderà il mercato e mancano ancora rinforzi importanti. Altrimenti, per usare le parole di Juric, "fare meglio delle ultime sue stagioni sarà allucinante".

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