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Juric confeziona lo scherzetto a Pioli: Diavolo imbrigliato e cambi giusti

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Dopo 18 gare consecutive è tornato a perdere contro il Torino l'allenatore del Milan: già questo è un dato significativo della serata di ieri

Andrea Calderoni

Dopo diciotto gare consecutive senza sconfitte Stefano Pioli è tornato a perdere contro il Torino. Già questo è un primo dato interessante della serata di ieri, domenica 30 ottobre. I granata hanno fatto il più classico degli scherzetti di Halloween ai campioni d'Italia del Milan. Per Ivan Juric è stato il primo successo della sua gestione contro una delle prime sei forze del campionato ed è arrivato dopo probabilmente le due partite peggio giocate contro le big (Napoli al "Maradona" e Juventus all'Olimpico-Grande Torino). Anche con il Milan l'approccio non è stato dei migliori, proprio come a Napoli, ma la differenza sostanziale è stata la mancanza di cinismo sotto porta di Leao. Il forte attaccante rossonero ha graziato per due volte nel giro di pochi secondi una difesa del Torino mal posizionata e in qualche modo ha indirizzato la gara. Da quel momento, infatti, i granata non si sono disuniti, al contrario hanno preso gradualmente il centro del ring. Il Milan ha faticato a trovare gli spiragli giusti per riaprire la contesa e poi per pareggiarla dopo il rocambolesco gol di Messias. Si confermano in questa partita due trend consolidati di questo scorcio di stagione. Il primo è la capacità del Torino di gestire il vantaggio: i granata non si sono mai scomposti e non hanno mai perso la giusta distanza tra i reparti. In questo campionato, quando sono passati in vantaggio, hanno sempre finito col vincere la partita. Inoltre ancora una volta gioca titolare Ricci e il Toro fa risultato. L'ex Empoli sta ritrovando le giuste sensazioni dopo l'infortunio e contro il Milan si è confermato talismano del Torino (con lui in campo dal 1' la media punti è nettamente superiore).

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Miranchuk, Vlasic e Pellegri: gli animatori del primo pressing del Toro

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Dopo le prime due occasioni del Milan, dettate da una difesa molto alta del Torino, Juric avrebbe potuto modificare il modus operandi della sua retroguardia. Una volta graziato, il croato ha invece deciso di proseguire sulla propria idea tattica. Miranchuk, Vlasic e Pellegri sono stati i protagonisti del primo pressing, con Miranchuk su Gabbia, Pellegri su Tomori e il croato a schermare Tonali. Il Milan non è mai riuscito a ripartire e per lunghissimi tratti non è apparso nemmeno il lontano parente del caratteristico Milan di Pioli. Il Toro ha così preso il centro del ring e ha aspettato soltanto il momento buono per mollare il cazzotto del ko. Per dire la verità ne ha piazzati un paio in pochi secondi: uno su calcio piazzato (e anche questa è una bella novità considerato che i granata prima di ieri non avevano mai segnato da palla inattiva) e l'altro grazie a un fraseggio nello stretto dopo un rinvio del portiere. Per sintetizzare quanto visto nella serata dell'Olimpico-Grande Torino si possono prendere in prestito le parole di Juric nel postpartita: "Ora abbiamo più sana ignoranza, più cattiveria, il gestire certe situazioni. Stiamo avendo fame su certi particolari e così sono arrivate le vittorie" (LEGGI QUI).

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Due/terzi di difesa cambiati al 75': il coraggio premiato di Juric

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I meriti tattici del Torino sono stati analizzati. Meritano però una menzione anche le scelte da parte di Juric contro un Diavolo particolarmente depotenziato dalle assenze (del resto i vari Tatarusanu, Gabbia, Pobega, Messias sono buoni giocatori ma non di livello così superiore rispetto a quelli del Torino). Iniziare con Djidji e Singo è stato saggio ed entrambi hanno sfornato una prestazione all'altezza. Inoltre, il tecnico croato è stato lucido, nonostante l'espulsione per eccessive proteste dopo il gol di Messias, nella lettura della gara. Proprio come a Udine, ha attinto bene dalla panchina. Si è preso il rischio a un quarto d'ora dalla fine di cambiare due/terzi della difesa togliendo gli ammoniti Schuurs e Buongiorno per Zima e Rodriguez. Ha inoltre potenziato muscolarmente la squadra mano a mano che procedevano i minuti; ha così inserito Karamoh per proseguire il pressing alto (Pellegri aveva dato tutto) e poi Linetty e Adopo per coprire la squadra logicamente nei minuti finali. Alla fine, è uscita una delle migliori serate della gestione di Juric se non altro perché per la prima volta è stata sconfitta una big del campionato. E come ha dichiarato un onesto Pioli "il Torino ha fatto tutto quello che ci aspettavamo rispettando le posizioni che ci aspettavamo. Hanno fatto la loro gara e nelle due aree di rigore sono stati più bravi di noi" (LEGGI QUI).

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