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Juric e l’ambiente che non si scalda: “Ci manca l’entusiasmo che c’era a Verona”

Juric e l’ambiente che non si scalda: “Ci manca l’entusiasmo che c’era a Verona” - immagine 1
Il tecnico tra una risposta fredda dei tifosi e la squadra da tutelare: "Se io chiedo troppo ad un giocatore e lui non riesce a farlo, poi diventa depresso"

Alberto Giulini

"Vorrei e mi manca il contributo dell’ambiente, perché a Verona ce l'avevo, qui no". Nel presentare la gara contro lo Spezia, Ivan Juric ha affrontato nuovamente il tema del poco entusiasmo che si respira nell'ambiente Toro. Nemmeno l'impresa di coppa in casa del Milan ha saputo riaccendere la scintilla in casa granata, con la risposta dei tifosi che è stata piuttosto fredda quanto a numero di biglietti venduti per la gara contro lo Spezia. "So che è un gatto che si morde la coda - ha spiegato Juric - bisogna vedere chi deve spingere per primo tra squadra e tifosi. Ma vorrei più entusiasmo perché se c'è sempre scontentezza poi questa si trasferisce alla squadra". Ma è un dato di fatto che quell'entusiasmo che si respirava a Verona e che ha permesso alla squadra di spingersi anche oltre i propri limiti a Torino non si respiri, anzi.

Niente aspettative esagerate: "Poi i giocatori si deprimono"

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Questione prima di tutto di aspettative: se a Verona una salvezza più che tranquilla veniva vista come un lusso dalla tifoseria, a Torino quel limbo di metà classifica non riesce a scaldare i cuori dei tifosi che si aspetterebbero invece una squadra in lotta per traguardi più prestigiosi. "Ma se io chiedo troppo ad un giocatore e lui non riesce a farlo, poi diventa depresso. Bisogna essere intelligenti in questo e io vorrei che là fuori ci fosse entusiasmo" ha spiegato Juric, facendo intendere come il non dichiarare obiettivi troppo elevati serva anche a non creare aspettative troppo alte attorno alla squadra. E così si può spiegare la strategia comunicativa del tecnico, che spesso può dare l'impressione di sminuire i suoi giocatori in conferenza stampa come quando parla di qualità che manca o di decimo posto che varrebbe quanto uno Scudetto. L'intenzione di Juric è invece tutelare al massimo i suoi giocatori, evitando di creare aspettative troppo elevate che - se deluse - potrebbero influire negativamente sulla squadra.

La società difesa: "Le cose si stanno facendo"

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Resta comunque il tema di una tifoseria che - quanto a presenze allo stadio - sta dimostrando ben poco entusiasmo. "Credo che il Torino al momento sia al quindicesimo posto per numero di spettatori, se consideriamo anche la Serie B siamo in zona retrocessione. La verità è questa" ha spiegato senza mezzi termini Juric, evidenziando un aspetto che nelle ultime due stagioni ha fatto molto discutere nell'ambiente granata. Sta sicuramente pesando la scarsa fiducia che buona parte di tifoseria nutre nei confronti della società ed in particolar modo del presidente Cairo. Ma il tecnico, da questo punto di vista, ha voluto sottolineare alcuni miglioramenti: "Io credo che certe cose si stiano facendo. Magari non con la velocità che tutti vorrebbero, ma da quando sono qui le cose pian piano si stanno facendo. Vorrei ci fosse più felicità".

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