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Duttile ma poco convincente: l’anonima avventura al Torino di Laxalt

Focus on / L'uruguaiano è tornato al Milan dopo appena cinque mesi di permanenza al Torino

Andrea Marchello

Alla fine è tornato al Milan - dopo appena 5 mesi di prestito in granata - Diego Laxalt, esterno uruguaiano classe '93 arrivato al Toro durante l'ultima sessione di calciomercato estivo. Viste le prestazioni offerte, la sua partenza è una tegola più dal punto di vista della quantità che da quello della qualità: certamente il suo addio priva il Torino di un elemento che numericamente non è stato sostituito nel mercato di gennaio.

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NON HA CONVINTO - In ogni caso, volendo tracciare un bilancio, l'esperienza in granata di Laxalt non è stata particolarmente memorabile. Per lui, sotto la gestione Mazzarri, appena 588' di gioco spalmati in 16 apparizioni (circa una mezz'ora a gara di media) in Serie A, numeri che aumentano di 120' contando la sfida in Coppa Italia contro il Genoa e di appena 8' contando anche la sfida - sempre in Coppa Italia - contro il Milan. Laxalt non è mai stato un titolare di questo Toro (o meglio, lo è stato solo in 4 partite di campionato), e peraltro non ha lasciato evidente traccia del suo passaggio. Malgrado le aspettative riposte su di lui ad inizio stagione, l'uruguaiano non è riuscito ad imporsi, pur avendo dimostrato in questi pochi mesi spirito di adattamento (per 5 volte ha giocato da centrale di centrocampo ed una da terzino sinistro) ed una indubbia professionalità.

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IL MERCATO - E infatti il Torino non ha mai posto particolari ostacoli all'ipotesi che Laxalt potesse lasciare il club granata. L'uruguaiano è stato conteso prima dal Mallorca, poi dal Milan, che da tempo valutava il rientro anzitempo del proprio giocatore e, negli ultimi sprazzi della sessione, della Fiorentina, che - attivissima - ha corteggiato (ed acquistato) molti giocatori. Già a metà gennaio c'era stato un incontro tra l'agente del giocatore ed il Milan, che ha dato il via alle interlocuzioni tra i rossoneri, i granata e l'entourage del giocatore, che aveva rifiutato il passaggio alla Fiorentina. Poi, nel tardo pomeriggio, e complice gli intrecci di mercato del Milan, l'ufficialità del rientro a Milano: il Torino ha perso quindi Laxalt, il cui apporto non è stato sicuramente decisivo. La sua partenza ha comunque esposto la squadra ad alcuni rischi, in quanto il sostituto non è arrivato.