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Lukic, Boyé e Gustafson: il salto di qualità passa da prestazioni e…italiano

Crescita / Gli ultimi tre mesi potranno essere l'occasione per mettersi in mostra dei tre: la lingua diventa fondamentale

Redazione Toro News

"Gustafoson l'aveva pubblicamente annunciato, con fare scherzoso, qualche mese dopo essere approdato in Italia: "Al primo allenamento, pensavo di morire". Il calcio italiano, certamente, non è dei più facili da assorbire, dal punto di visto fisico ma soprattutto da quello della tattica. Un torneo cerebrale, in cui l'ultima in classifica studia fino allo sfinimento le avversarie nel tentativo di limitare i danni. Per questo quello nostrano è uno dei campionati più difficili da affrontare, al netto di un livello tecnico che non è quello di un tempo.

"In un gioco così costruito sulla tattica e la comunicazione tra i compagni riveste un ruolo fondamentale inevitabilmente anche la lingua, necessaria per capire e farsi capire in campo e con l'allenatore, per preparare bene la partita in settimana, per risultare completo a 360°. Insomma, ad ogni giocatore si richiede un ambientamento completo all'ambiente in cui i si ritrova. Un ambientamento che ormai per Lukic, Boyé e Gustafson dovrebbe essere arrivato ai dettagli conclusivi.

"I tre giovani arrivati in estate hanno faticato a trovare spazi nella prima metà di stagione - eccezion fatta per l'argentino, protagonista in avvio di campionato a causa dei frequenti infortuni del reparto avanzato, ma poi finito in naftalina. Ora qualche spiraglio si sta aprendo, soprattutto in una mediana falcidiata da squalifiche prima e stop fisici poi. Per Lukic, Boyé e Gustafson si sono aperte finalmente le porte per dimostrare che l'arcinota fase di adattamento è ormai alle spalle.

 TURIN, ITALY - NOVEMBER 26: Lucas Boye (R) of FC Torino is challenged by Ivan Radovanovic of AC ChievoVerona during the Serie A match between FC Torino and AC ChievoVerona at Stadio Olimpico di Torino on November 26, 2016 in Turin, Italy. (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

"Sei mesi circa dopo essere arrivati in Italia, ormai gli alibi sono agli sgoccioli: il tempo c'è stato e le prime risposte sono state in parte anche confortanti, ora la continuità dovrà essere il prossimo obiettivo per prendersi finalmente quel futuro che da tempo li attende.  Se davvero in questi mesi, come pare, ci saranno delle opportunità in più, allora la lingua diventa decisiva per arrivare a dare finalmente il proprio contributo al massimo delle proprie potenzialità.  Piedi, polmoni e...voce, Lukic Boyé e Gustafson sono ora chiamati al salto di qualità.