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Rincon: “Juric? Ottimo rapporto, mi costruì la squadra attorno. Ma la rimonta dell’andata…”

REGGIO NELL'EMILIA, ITALY - JANUARY 18:  Tomas Rincon of Torino FC  celebrates after scoring the opening goal during the Serie A match between US Sassuolo and  Torino FC at Mapei Stadium - Città  del Tricolore on January 18, 2020 in Reggio nell'Emilia, Italy  (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Verso il match / El General Rincon ha presentato la partita contro il Verona su Torino Channel

Redazione Toro News

"Prima della sfida contro l'Hellas Verona di Juric, ai microfoni di Torino Channel ha parlato Tomas Rincon. Così El General ha presentato la partita di domani, che per lui potrebbe essere la numero 100 in Serie A con la maglia del Torino. Queste le sue dichiarazioni:

"Sulla gara d'andata: "Sì, sicuramente brucia perché secondo me è stata una delle nostre migliori partite quest'anno. Abbiamo fatto 70 minuti di grande livello, brucia ancora perché tornare con un punto dopo uno 0-3 fuori casa lascia rammarico. Domani cercheremo di fare meglio per portare i tre punti a casa".

"Il Verona ha totalizzato 10 punti dopo la sosta, proprio come il Toro: "Loro sono una squadra che ha fatto un gran campionato, hanno un ottimo allenatore con idee molto chiare e molto precise. Noi dopo la pausa abbiamo fatto 10 punti come loro quindi domani sarà una partita molto equilibrata. Noi dobbiamo recuperare forze, energie perché giocare ogni tre giorni non è il massimo, ma siamo preparati e sappiamo che importanza hanno questi punti per raggiungere l'obiettivo che abbiamo ma soprattutto per cercare di finire il campionato nel migliore dei modi". 

"Sul lavoro del centrocampo del Verona: "Il centrocampo è un ruolo molto importante, come lo sono quelli in avanti che sono i primi a pressare. Loro hanno un gioco molto particolare, molto chiaro e preciso, si basano molto sull'aspetto fisico, sull'uno contro uno e quando queste squadre stanno molto bene sono sempre difficili da battere. Faccio i miei complimenti perché hanno fatto un ottimo anno e venendo dalla Serie B non è sempre facile. Però noi domani dobbiamo giocare da Toro, cercare di fare la nostra partita e portare i tre punti a casa".

Poi un commento sul rapporto con Juric, suo allenatore nell'ultimo periodo al Genoa: "Avevamo un ottimo rapporto, mi ricordo una chiamata in quell'estate in cui mi chiese di rimanere perché voleva cercare di fare la squadra intorno a me e fu un grandissimo complimento, un piacere. Abbiamo fatto sei mesi molto importanti insieme e poi abbiamo preso strade diverse ma c'è un buon rapporto e il rispetto perché è un grande allenatore".

"Su un eventuale futuro da allenatore: "Quando ero a Genova ci dicevano che eravamo molto simili (Rincon e Juric, n.d.r.) nel modo di giocare, di interpretare quel ruolo e anche nell'aspetto caratteriale. Lui ha preso la strada dell'allenatore, io non so ancora che strada prenderò quando il mio tempo di giocare finirà. Sarà sicuramente una strada vicina al calcio e non direi mai di non poter fare l'allenatore perché il calcio mi appassiona".

Infine una domanda sulla nazionale venezuelana, di cui Rincon è capitano: "Mi dispiace che ci siamo fermati per la pandemia perché la nazionale stava facendo un percorso importante era in crescita. Io in particolare ho raggiunto uno dei miei obiettivi personali (100 presenze, n.d.r.) poi volevo spingere al massimo per fare la maggior quantità possibile di presenze con la maglia della nazionale, ci tengo tanto. Adesso vediamo quando si ripartirà anche con la maglia della nazionale, ma è un peccato perché stavamo facendo un percorso importante". 

"Quella di domani potrebbe essere la presenza numero 100 in Serie A con la maglia del Toro: "È un onore, un orgoglio poter essere parte della storia di questo club. Se domani avrò l'opportunità di giocare sarò molto felice di aver raggiunto le 100 presenze in A. Non è mai facile giocare in un campionato importante con una squadra importante come il Torino: questo mi rende orgoglioso e sono contento". 

"Sul momento del Toro e la necessità di giocare con la testa e con il cuore: "Soprattutto perché in questo periodo c'è stanchezza e ci sono momenti della partita in cui perdi lucidità e sarà importante giocare più con la testa che con le gambe, anche con il cuore. Perché abbiamo regalato già troppi punti, troppe possibilità di farci goal per una cosa o per un'altra. Domani cercheremo di stare il più vicino possibile per non sbagliare e conquistare una vittoria che ci dia quella spinta in più per finire il campionato nel migliore dei modi". 

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