Gli occhi di Andrea Belotti nelle ultime partite sono apparsi più spenti. Gli occhi di chi ha dato l’anima in una prima parte di stagione travagliata, ma ha visto la squadra raccogliere poco, pochissimo. Contro lo Spezia anche lui è rimasto coinvolto nel grigiore di tutta la squadra: impreciso e troppo frenetico, Belotti non è riuscito a prendere in mano la squadra come sa fare lui. Riaccendere la luce negli occhi del capitano granata sarà il primo obiettivo di Davide Nicola. Probabilmente, sarà anche il più semplice conoscendo le doti umane, oltre che fisiche e tecniche, del “Gallo”. “Tu sei Pietro su questa Roccia costruirò la mia Chiesa”, riportano le Sacre Scritture. La frase pronunciata da Gesù potrebbe essere citata senza problemi da Nicola in un colloquio personale con Belotti. In tal senso non ci sono dubbi perché le sorti del Torino dipenderanno dal rendimento del proprio capitano.

POSIZIONE – Belotti è a secco dal 17 dicembre 2020: uno sproposito per uno come lui specie in una stagione in cui, fino alla partita di Parma compresa, si era visto probabilmente il miglior Belotti di sempre come efficacia realizzativa e non solo. C’è da dire che nelle ultime settimane, riprendendo un’immagine biblica, ha letteralmente predicato nel deserto. Abbandonato nelle metà campo avversarie, troppo spesso è stato costretto a lottare da solo contro tante maglie di colore diverso rispetto al granata. Per sopperire al proprio isolamento ha cercato, anche sospinto dalle indicazioni dell’ex mister Marco Giampaolo, di mettersi a disposizione della squadra in ogni angolo del campo. A Parma addirittura si è messo i panni di perfetto uomo assist. Belotti ha fatto tutto con la sua indubbia disciplina, ma ora dovrà tornare al centro dell’attacco del Torino e al centro del villaggio granata. Il Torino ha bisogno del suo fisico, del suo fiuto del gol e del suo spirito soprattutto a ridosso della porta, come ha sottolineato anche il commissario tecnico della nazionale Roberto Mancini.
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FUTURO – I numeri della stagione di Belotti ci dicono che è ad un passo dalla doppia cifra in campionato. Ha segnato 9 reti in 18 apparizioni stagionali, ma come detto non segna da sette gare, sei di campionato più l’ultimo spezzone in Coppa Italia contro il Milan. Nicola dovrà rimetterlo nelle condizioni di tornare al top della forma. D’altronde nelle prossime settimane il Torino si gioca anche la permanenza di Belotti. Senza Serie A è chiaro che il “Gallo” saluterebbe il club granata, ma per spingerlo al rinnovo (scadenza nel giugno 2022) non bastano i proclami fatti da Cairo e Vagnati negli ultimi mesi servono anche i risultati sul campo del Torino, perché non far riaccendere la luce negli occhi al “Gallo” sarebbe il prologo di un addio.
Sarà che è indisciplinato come dice qualcuno, però chissà perché, ha la media voti più alta di tutti i giocatori della serie a sommando tutte le testate giornalistiche, da inizio campionato ad oggi.Ha superato persino cr merxa, e credo che con quest’ultimo i giornalisti ci vadano larghi. Saranno tutti scemi . 9 gol 5 assist, nonostante un centrocampo che definire penoso è poco. Fa salire la squadra, prende più falli di qualunque giocatore europeo e fa dare molti gialli, nonostante gli arbitri spesso sorvolino. Forse se avesse un ljaic ed un falque dei bei tempi, con dietro qualcuno minimamente capace di fare da collante e di filtrare, forse, miracolosamente tornerebbe “ disciplinato” in mezzo all’area. Sarà per queste cose che ha la media punti più alta di qualunque altro giocatore del campionato italiano. Alle volte mi tocco per capire se sono sveglio quando sento certe cose
il miglior Gallo lo abbiamo visto con due ali forti (Lijaic e Falque), che oltre a crossare gli davano parecchi filtranti e si portavano via a turno i difensori ed i centrocampisti avversari da in mezzo all’area, forse con gli uomini di oggi questo non sarà possibile, però una soluzione va trovata forse il 4-4-2 può essere un modulo adeguato alle sue caratteristiche ed a quelle dei compagni
CAIRO VATTENE
Una fase di lieve appannamento psico-fisico è assolutamente da preventivare nell’arco della stagione di ogni calciatore, figuriamoci per il nostro grande Capitano “Gallo” Belotti tira da sempre la carretta in quanto rimane a pieno diritto il leader indiscusso del gruppo squadra essendo un autentico trascinatore e quindi un assoluto esempio di professionalità e dedizione alla causa. A dispetto del digiuno di reti personali registrato nell’ultimo mese, tuttavia occorre evidenziare la splendida prestazione individuale di Parma, accaduta all’inizio dell’anno, in cui egli si rivelò eccellente assist man agendo anche da trequartista e propiziando con altrettanti perfetti passaggi in profondità effettuati con il contagiri le reti di Singo e Gojak.
Purtroppo ad oggi constato che nessun tecnico è riuscito a frenare la sua assoluta generosità che lo fa spaziare in ogni zona del campo, tuttavia purtroppo facendogli smarrire talvolta la necessaria lucidità psico-fisica quando agisce in area di rigore. Infatti il dispendio di energie del “Gallo” Belotti è talmente elevato durante l’intero arco della partita che inevitabilmente lo rendono sostanzialmente “scarico” quando si tratta di finalizzare negli ultimi sedici metri. I cronisti affermano che da almeno tre stagioni la carenza di rifornimenti da parte dell’anemico centrocampo della formazione granata e l’insufficiente apporto del compagno di reparto, Verdi oppure Zaza, lo inducono alla totale “anarchia” tattica per recuperare palloni che in caso contrario latitano per troppo tempo trovandosi totalmente isolato a fare sostanzialmente reparto da solo. Personalmente sono convinto che se il “Gallo” Belotti fosse supportato adeguatamente da un centrocampo, davvero degno di questo nome, per idee e qualità tecnica dei singoli interpreti, l’intero sistema di gioco sarebbe a lui maggiormente funzionale. Personalmente condivido assolutamente l’opinione di un fratello granata del forum, espressa alcune settimane fa, secondo la quale determinati calciatori hanno avuto la fortuna di impostare la loro carriera grazie ad un unica brillante stagione. Nella fattispecie Zaza entrò nel giro della Nazionale azzurra grazie all’ottima stagione nel Sassuolo, che gli valse la partecipazione all’Europeo del 2016, successivamente lo stesso Verdi fu convocato dal Commissario Tecnico Ventura per l’eccellente stagione disputata con la maglia rosso blu del Bologna. Nella sostanza le successive stagioni degli strapagati, in modo assolutamente censurabile e vergognoso, Zaza e Verdi si sono rivelate un autentico flop sotto l’aspetto tecnico. Constatata la sostanziale inconsistenza di Zaza e Verdi, personalmente rimando il giudizio globale sul rendimento del giovane Bonazzoli al termine della stagione in corso in quanto ad oggi lo stesso è stato vittima di periodici problemi muscolari. Quindi forza “Gallo” Belotti ! Personalmente sono convinto che presto Belotti tornerà a realizzare importanti reti per il nostro amato TORO grazie anche alla gestione della squadra granata affidata al grintoso e umile guerriero che è il nuovo tecnico Nicola. Alè TORO !
Ci vorrebbe un Ljajic
In un contesto così desolante,una sorta di “Fortezza Bastiani”con nulla all’orizzonte,anche per la Redazione è impresa improba inventarsi”giornalmente qualcosa.Meno male che domani sera si gioca….Parimenti, a noi tifosi non resta che ripeterci.Qui si parla del Capitano che ultimamente “pare avere gli occhi spenti”aggiungendo che in caso di retrocessione….Sarà una sensazione errata ma a mio parere,a fine stagione,Andrea salperà verso altri lidi com’è nella logica delle cose,anzi non è per fare “dietrologia d’accatto,a mio parere è già stato promesso a qualche Società pronta ad impalmarlo a fine stagione.Quanto a rinnovo\prolungamento tutto tace:altri sono “i problemi in agenda”.Vorrei anche fare un accenno allo “strano contratto”stipulato con Nicola che,sempre a mio parere,può dare adito ad una duplice chiave di lettura: 1 Cairo intende tenersi “le mani libere”per lasciare ad altri la scelta del tecnico a prescindere dalla categoria 2 Cairo intende proseguire ed allora comunque vada non sarà più necessaria “la foglia di fico del cuore granata” e magari individuerà un “nuovo docente” pescato ad Oxford\Harvard per essere più “garantito”.A Nicola ed alla “band” il compito(da missione quasi impossibile)di smentire il Patron.Sempre FVCG!!!
si gli “occhi spenti” di Belotti sono preoccupanti,molto più della classifica attuale,che è in ogni caso rimediabile,ovviamente cominciando a fare punti
Vattene Andrea, vattene, non meriti questo scempio, vattene!
Mimmo è colpa del Covid questo peggioramento ? Siamo preoccupati ….. FT
Non è lui che se ne deve andare!
Nicola saprà cosa fare, anche se servirà un pochino di tempo. Vedere in T.V. Verdi e Zaza perdere tutti i palloni dell’Universo, conduce all’astenia neuro-vegetativa. Figuriamoci in campo. In attesa di rinforzi (?) teniamo almeno a distanza i “sabotatori”. Il Gallo non può e non deve reggere da solo il peso di tutto il Torino sulle sue spalle. Nicola “salvi” Belotti, e avrà salvato il Torino.
Il Gallo che non segna sempre non mi preoccupa più di tanto,ha fatto mezza stagione a mille,è normale che abbia un calo fisico,poi il morale dato dai risultati fa il resto.Ho paura solo a pensare ad un suo infortunio,visto l’operato lungimirante della nostra fantastica società.Tocco ferro,balle e quant’altro.
Belotti deve imparare a disciplinarsi, cosa che gli riesce malissimo. Non è Messi, quindi non puo’ fare quello che vuole in campo. E’ un attaccante, molto generoso, ma la sua generosità lo induce a schiacciare la sua posizione sul centrocampo, con le sofferenze tattiche che sono sotto gli occhi di (quasi) tutti. Nicola sarebbe il quarto allenatore di seguito che cerca di mettere ordine nella sua posizione in campo, buona fortuna.
Più che indisciplina io direi generosità. Sono 2 anni che il Gallo porta la croce per tutti, si sbatte, gli manca solo di giocare in porta ed è fatta. Per giocare un pallone deve indietreggiare di 100 metri visto che il centrocampo è inesistente. Questa non è indisciplina, è attaccamento alla maglia. Pochi fanno come lui, ed è un esempio per tutti i lavativi che abbiamo in squadra
Con la sua “generosità” non fa il bene suo e gioca da trequartista aggiunto, quindi fuori ruolo. Il reparto in mezzo ne soffre, e lui di conseguenza. Non è un fuoriclasse, anche lui deve disciplinarsi per ritrovare tutti insieme l’efficacia necessaria e perché lui si trovi nelle migliori condizioni per segnare.
Con due ali che crossano ed un centrale che faccia da rifinitore sicuramente si disciplina, come avveniva con Ventura dove Darmian, Zappacosta e Cerci non gli facevano mancare palloni giocabili
Cerci?
Ma non è cosi’, infatti Belotti con Ventura nella stagione 2015/16 ha fatto 12 gol, se pensi che con Giampaolo in questa stagione ne ha fatti 9. Certo, deve essere messo nelle migliori condizioni, ma lui deve fare il suo e quindi ripeto, Belotti deve imparare a disperdere meno energie e ad agire più intensamente come terminale del gioco, sfruttando la sua energia e forza fisica.
Chiedo scusa Cerci non c’era già più
Ho confuso Lijaic
@Principe, tu scrivi di disciplina e di dosaggio delle forze. Io sulla disciplina tattica dico che è stato il Gallo a chiedere di spaziare sulle fasce ed indietro sino a centrocampo. Il fondo, come preparazione, non gli manca. Quello che manca è l’esercizio sotto stress. Se iniziasse a fare esercizi mirati che migliorino concentrazione e coordinazione sotto stress farebbe nettamente meglio. Fare anche solo una corsa di 100mt palla al piede in una partita, se non allenato specificamente, ti fa arrivare con la mente annebbiata. Nicola lo aiuterà in questo. Gli insegnerà, come dici tu, anche a risparmiarsi. Per fare questo lavorerà sulle distanze fra i reparti.
“La generosità non è un aspetto negativo se convogliata nella giusta direzione. Amo le persone che danno tutto, ma bisogna essere ordinati”.
Parole di Nicola in sede di presentazione, come vedete…
Concordo con lei Dr. Bobetti;
l’unico mio dubbio è… Verdi.
Se non è in grado nemmeno di fare un passaggio elementare, non riesco a capire come possa ricevere palloni giocabili.. per tutto il resto.. se Singo, Ansaldi e Lukici in primis si mettono nella condizione di farlo segnare, possiamo anche divertirci..
Son d’accordissimo con te (posso darti del tu?), Verdi non era un fenomeno ma neanche il pochissimo che abbiam visto finora, tecnicamente ed anche atleticamente.
Vivendo a Bologna l’ho visto giocare qui ed era altro giocatore, certamente con una posizione preferita che in avanti sul centro sinistra con libertà di svariare.
Ora non batte neanche più bene le punizioni che era la sua specialità, essendo pure ambidestro.
In attacco il Gallo ha bisogno di un partner ‘serio’, che ad oggi non è Verdi se non si sblocca. Non è Zaza probabilmente perchè si pesta i piedi col Gallo e non è neanche Bonazzoli.
Forse Edera ma anche lui è da rigenerare parecchio. Sicuramente come dici tu servono i cross di Singo e Ansaldi, servono gli assist di Lukic che deve tornare a giocare più avanzato per fare danni agli avversari.
ma certo Dr Bobetti. Grazie
Sei un dottore ?
Allora ti prego, cerca di guarire Verdi, perchè se torna a essere quello di Bologna, il Toro ingrana, e la rosa non è per niente male.. anzi!
Singo ha tante ottime qualità, cross però non mi pare che ne faccia molti, mentre Vojvoda sì, li sa mettere bene, ma purtroppo è fuori, chissà per quanto tempo. Comunque, se è vero che Belotti deve un po’ disciplinarsi in campo, istintivamente è portato a giocare a tutto campo, per generosità ma non soltanto, quindi attenzione a non snaturarlo. Compito di Nicola, ci deve pensare lui, ora.
Basta fare quello che fece Sinisa al suo arrivo, metterlo al centro dell’attacco e fornirgli palloni in quantità.
Credo che Nicola, indipendentemente dal modulo, abbia ben chiaro questo obiettivo.