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Torino e indice di liquidità: cos’è il nuovo parametro per le iscrizioni in A

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A partire dal prossimo campionato sarà necessario un valore pari o superiore a 0,5. Ma è battaglia legale tra la Figc e i club

Alberto Giulini

Al centro di una vera e propria battaglia legale tra Figc e Lega Serie A c'è l'indice di liquidità. Si tratta di uno strumento che esprime la capacità di un'azienda di fare fronte agli impegni finanziari assunti: il valore è dato dal rapporto tra ammontare del denaro in cassa e dei crediti e debiti da pagare a breve termine. La Figc ha deciso, in vista della prossima stagione (2022/2023), di introdurre l'indice di liquidità pari o superiore a 0,5 tra i vari parametri necessari per iscriversi ai campionati. Una scelta contestata a più riprese dai club di Serie A, che negli scorsi giorni hanno spostato la contesa in tribunale.

LA BATTAGLIA LEGALE - La Lega Serie A ha presentato ricorso al Tribunale Federale Nazionale, al Collegio di Garanzia istituito presso il Coni ed al Tar del Lazio. Una decisione, quella di presentare tre ricorsi contemporanei, dettata della difficoltà di individuare con certezza il giudice competente alla luce della complessità del quadro normativo di riferimento. La palla passerà dunque alla giustizia sportiva ed ordinaria, ma in attesa di una pronuncia i club saranno tenuti a rispettare le indicazioni della Figc per iscriversi al prossimo campionato di Serie A.

SITUAZIONE DEL TORO - Attenendosi ai dati riportati nell'ultimo bilancio, al 31 dicembre 2021 l'indice di liquidità del Toro era pari a 0,429, riportando un netto calo rispetto all'1,140 di un anno prima. Il valore riportato nell'ultimo bilancio è però inevitabilmente variato da allora ad oggi, come si può evincere dalle spiegazioni della società. Successivamente alla chiusura dell'esercizio sono stati infatti sottoscritti due finanziamenti: uno da 6,5 milioni con scadenza 30 giugno 2023 ed un contratto di finanziamento bancario a lungo termine da 20 milioni di euro. Come si legge sull'ultimo bilancio redatto dalla società e pubblicato poche settimane fa, "l'accensione di tali finanziamenti ha consentito di ripristinare un sostanziale equilibrio tra attività correnti e passività correnti". Nulla da temere insomma per il Torino, ma se l'indice di liquidità sarà confermato tra i criteri necessari per l'iscrizione al campionato è chiaro che bisognerà tenerne conto anche in sede di calciomercato e fare i giusti calcoli.