Torino, la Sampdoria davanti punta su Quagliarella-Zapata. E Caprari…

"Cominciamo ad addentrarci dentro la settimana di Torino-Sampdoria e, dopo aver analizzato difesa e centrocampodei prossimi avversari dei granata, è arrivato il momento di passare in rassegna il reparto offensivo della squadra di Marco Giampaolo.

"Tra i vari giocatori sputano due conoscenza dei piemontesi. Fabio Quagliarella ha giocato nella squadra granata tra il 2014 ed il 2016 ma non è da dimenticare il fatto che il campano è cresciuto nelle giovanili del Toro. D'altro canto Duvan Zapata non ha mai indossato la casacca della società torinese ma è stato più volte corteggiato dal club di Urbano Cairo, l'ultima occasione è stata la sessione estiva di mercato che è si appena conclusa. Il colombiano era il giocatore designato per andare a rimpiazzare Andrea Belotti, nel caso di un'eventuale cessione ma quest'ultima non c'è stata e così l'ex Udinese è passato in extremis alla Sampdoriache, nel frattempo, si è privata di Shick che è stato ceduto alla Roma.

"Questi due giocatori potrebbero partire dal primo minuto domenica, essendo anche motivati ad affrontare il Toro. Nello scacchiere del tecnico blucerchiato dovrebbero essere le due punte offensive ed, in queste due settimane che non hanno giocato a causa prima della pausa per le nazionali e poi per l'allerta meteo, potrebbero aver maturato una buona intesa durante gli allenamenti.

"Oltre alle due punte davanti, nel 4-3-1-2 di Giampaolo è previsto un giocatore dietro a supporto. Nei primi due match è sceso in campo Ramirez e l'ex Bologna dovrebbe essere confermato anche nella prossima gara ma c'è l'incognita Caprari. Quest'ultimo è un calciatore di assoluta qualità e prospettiva ma con l'arrivo di Zapata per lui potrebbero ridursi gli spazi. L'ex Pescara è stato impiegato nelle scorse partite come centravanti ma si può adattare benissimo come trequartista. Per Giampaolo i grattacapi non mancano per quanto riguarda il reparto offensivo e nei prossimi allenamenti prenderà la sua decisione definitiva, una cosa però è certa: per un allenatore l'abbondanza non può essere certamente un problema.