I granata ritrovano la vittoria casalinga dopo 244 giorni. Finisce 3-2 il recupero della ventiquattresima giornata di campionato tra Torino e Sassuolo, partita disputata ieri allo stadio Olimpico Grande Torino. Tre punti preziosissimi per la squadra di Davide Nicola, soprattutto per quanto riguarda la questione classifica. Belotti e compagni infatti abbandonano momentaneamente la zona rossa, portandosi in quartultima posizione a +1 dal Cagliari di Leonardo Semplici e con una partita ancora da recuperare (contro la Lazio di Simone Inzaghi, in attesa di capire come si definirà l'iter giudiziario). Al 6’ di gioco del primo tempo, il Torino si trova già sotto di un gol alla prima occasione del Sassuolo. Il raddoppio neroverde arriva dopo 32’ e la squadra di Roberto De Zerbi resiste per più dei due terzi della partita. Il Torino però non molla la presa e dal 77’ ha inizio la rimonta granata: Zaza, Mandragora e ancora Zaza firmano l'impresa. I dati del match attestano che si tratta di un risultato sicuramente non "rubato", in particolar modo il numero di occasioni create e tiri in porta effettuati.
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Torino-Sassuolo 3-2: vittoria granata meritata, i dati lo confermano
Postpartita / I numeri dell’ultima sfida che ha visto impegnati gli uomini di Davide Nicola al “Grande Torino” contro il Sassuolo
"I DATI - Stando ai numeri riportati dalla Lega Serie A, sono 23 i tiri totali prodotti dal Torino e 12 quelli scagliati dal Sassuolo verso la porta di Sirigu. Non solo. Sono ben 15 i tiri nello specchio della porta del Torino (di cui 3 gol) e 5 quelli del Sassuolo (di cui 2 gol). Ognuno può vedere quanto abbiano influito i portieri. Da sottolineare poi che dei tiri del Torino 11 sono stati effettuati dall'area di rigore del Sassuolo. Anche il conto delle occasioni da rete è a favore del Torino: 13 a 7. Insomma, l'inerzia della partita ha visto i granata dover premere sull'acceleratore fin da subito visto il vantaggio al sesto minuto di Berardi, e sicuramente si è vista una reazione sia sul piano caratteriale che sul piano tattico: i granata hanno trovato le reti solo nell'ultimo quarto d'ora un po' per imprecisione in fase di finalizzazione e un po' per la bravura di Consigli.
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STRATEGIA – Contro un Sassuolo che fa del possesso palla e del gioco offensivo il suo credo tattico, il Torino ha sempre mantenuto il suo baricentro oltre la linea di metà campo. Questo è un altro dato che ci consente di capire quanto i granata abbiano spinto per trovarsi più volte all'interno o in prossimità dell'area avversaria. Ciò risulta più evidente analizzando i dati sull’altezza media del baricentro di Torino e Sassuolo. Nella prima frazione di gioco i granata si sono mantenuti sui 55,17 metri, oltre la metà campo. Mentre la squadra di Roberto De Zerbi si è stabilita sui 45,70 metri, rimanendo schiacciata per lo più nella propria metà campo. Nel secondo tempo di gioco le differenze aumentano: il baricentro del Torino si alza ancora fino ad arrivare ai 58,61 metri. Al contrario, quello del Sassuolo si abbassa stabilendosi sui 43,11 metri. L’aumentare del baricentro della squadra di Davide Nicola nella seconda frazione di gioco è dovuto anche dalla scelta dello stesso allenatore di schierare quattro attaccanti (Sanabria, Zaza, Bonazzoli e Verdi) nell'ultima frazione di gioco; momento della partita in cui il Torino è riuscito a concretizzare tre delle molteplici occasioni da gol create.
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