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Toro, contro il Sassuolo far punti significa non sprofondare

L’Analisi di Gino Strippoli / Delicata trasferta per i granata che devono sbloccarsi in campionato

Gino Strippoli

"Un campionato così in salita non si ricorda, nella storia granata, da tempi immemorabili terminati con la retrocessione. La trasferta di oggi assume un’importanza quasi di vita o di morte agonistica per il Torino. Una nuova sconfitta significherebbe cadere in un baratro profondo, anche se la stagione in serie A è appena iniziata. La squadra allenata da Marco Giampaolo è ancora a zero punti e nemmeno il più negativo tra i tifosi granata si sarebbe mai immaginato un percorso così duro, in salita e disastroso.

"Il Toro visto in queste giornate non è un cantiere aperto, ma una casa costruita male. In cui, al posto di porre basi importanti, si son lasciate le vecchie strutture mentre il tetto è stato fatto con tegole di terza scelta dai costi bassi. Infatti, su questo Toro piove di tutto e di più: bastano gli 8 gol subiti in 3 giornate?

"Giocare contro una squadra che gioca a memoria come il Sassuolo, mantenendo lo stesso modulo vuol dire andare incontro ad un’ennesima sconfitta, a meno che questi giocatori facciano uscire un po’ di vero orgoglio (questo non è il caso di Belotti; Sirigu e i giovanotti Singo e Lukic). Altra soluzione sarebbe quella di vedere la squadra sistemata in maniera diversa con più copertura sulle fasce, oggi il punto debole di questo Toro, da dove sbucano orde di avversari. Inoltre, basta con le sperimentazioni: Bremer dà più sicurezze di Lyanco e Lukic non è un trequartista, ma funziona meglio di Meitè da mezzala. Inutile poi ricordare la problematica cabina di regia.

"Piuttosto, il miglior acquisto del Toro di quest’anno - ovvero Linetty - deve partecipare di più nella fase difensiva aiutando Rodriguez. In queste tre partite è stato un disastro, idem per Meitè. Se non danno coperture il Toro è destinato a essere sempre perforato, e con gente come Boga, Traorè, Locatelli, Berardi, Defrel e Caputo non c’è molto da scherzare.

"D’altronde, la squadra di De Zerbi gioca a memoria con manovre veloci e palla a terra, con i giocatori che si muovono senza palla creando azioni e occasioni che si tramutano poi in gol. Occhio poi agli esterni d’attacco che il mister del Sassuolo utilizza a piede invertito per favorire la giocata interna al campo.