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Toro, questa sera contro l’Inter gioca senza pensieri

TURIN, ITALY - JULY 08:  Torino FC head coach Moreno Longo reacts during the Serie A match between Torino FC and  Brescia Calcio at Stadio Olimpico di Torino on July 8, 2020 in Turin, Italy.  (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

L'Analisi di Gino Strippoli - I granata si presentano a San Siro con la tranquillità di chi non ha nulla da perdere ma solo da guadagnare

Gino Strippoli

La vittoria contro il Brescia ha riportato un po di tranquillità nel Torino. I tre punti sono stati salutari per ipotecare una quasi salvezza, ma soprattutto sono serviti a dare fiducia ad un gruppo che ormai giocava con l'acqua alla gola. La stagione è stata deficitaria sotto tutti i profili e al Mister Longo è stata chiesta la salvezza. Inimmaginabile per chiunque pensare che qualsiasi allenatore si fosse presentato nel dopo Mazzarri avesse la bacchetta magica per far rifiorire d'incanto una squadra senza gioco. Ecco perché non sono ammissibili le critiche all'attuale condottiero del Torino. D'altronde Moreno Longo sta portando a spizzichi e bocconi la squadra alla salvezza con tutte le difficoltà del caso. D'altronde se pensiamo che sulla panchina dei nerazzurri si siede un signor allenatore come Conte che, nonostante abbia un organico davvero importante, se messo a confronto con il Torino, sta portando l'Inter a balbettare più volte in campionato allontanandosi da prestigiosi obiettivi allora se il paragone è ammissibile pare giusto apprezzare il lavoro di Longo e quello che sta cercando di fare.

Questa sera il Torino ha dalla sua quello di non dover perdere nulla in caso di sconfitta quindi ha il vantaggio di poter giocare con la mente libera. Senza troppe paure, ciò potrebbe innescare in Belotti e compagni quella carica agonistica in più e quella spregiudicatezza che spesso fa da sorpresa contro squadre molto più forti.

Questo non vuol dire andare all'arrembaggio e vada come vada ma semplicemente poter affrontare a viso aperto gli avversari con la giusta accortezza e senza dover chiudersi in difesa  in stile linea Maginot anche perché sappiamo bene come finì la linea francese durante gli attacchi. Una retroguardia immobilista farebbe intravedere sicuramente la goleada nerazzurra.

Il Toro da due partite ad oggi ha visto rinascere il talento e la fantasia di Verdi, questo oggetto misterioso che si è risvegliato nel periodo più importante della stagione, già nel derby e poi contro il Brescia è stato il migliore in campo. Oggi i giocatore è il valore aggiunto di questo Toro affiancandosi ai sempre continui Belotti e Sirigu. Molto importante sarà anche la prestazione di Ansaldi, il giocatore che sa dare del tu alla palla proprio come il numero 24 granata.

Mancherà Zaza, squalificato, e tutti stanno chiedendo chi affiancherà Belotti nel triangolo visto con il Brescia. Nel Toro non c'è un altro centravanti come il numero 11 granata. Nessuno tra gli attaccanti granata disponibili è una vera punta di ruolo, quindi la scelta cadrà su uno tra Edera e Millico. Non ci sono altre soluzioni a meno che Longo non decida di far giocare Belotti solo al centro dell'attacco con ai suoi fianchi Verdi e Berenguer. Una soluzione questa più guardinga ma dal peso offensivo minore.

Contro l'Inter ci si aspetta molto anche da Meité e quindi una conferma dei progressi fatti vedere nelle ultime partite. Il centrocampo granata non è una linea da grandi numeri tecnici ma può fare buona legna se ritroverà il miglior Rincon, che da quando è ripreso il campionato è risultato abbastanza deludente. Vedremo se la vittoria contro il Brescia ha portato davvero energie nuove dettate dall'entusiasmo o magari una rilassatezza vista la quasi salvezza raggiunta. Un risultato positivo a Milano suonerebbe note di salvezza certa, una sinfonia che i tifosi granata meritano dopo tante delusioni stagionali.