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Toro, segnali positivi da Buongiorno e Segre. E Giampaolo concede loro 90’

I personaggi / Nonostante i cambi a disposizione, il tecnico ha scelto di tenere in campo per tutto l’incontro i due giovani: sono le note positive di un Toro di seconde linee che non convincono

Alberto Giulini

"Sono tanti i giovani che, in queste prime uscite, hanno dimostrato di non essere ancora pronti per vestire la maglia del Toro in Serie A. Meritano invece un discorso a parte Alessandro Buongiorno e Jacopo Segre, due elementi che hanno destato buonissime impressioni nelle prime settimane di preparazione. E non è un caso che ieri pomeriggio, pur avendo in panchina Ola Aina e Celesia, Giampaolo abbia deciso di lasciarli in campo per tutti e novanta i minuti di gioco. Un segnale che dimostra come i due possano contare sulla considerazione del nuovo tecnico.

"SEGRE - Dopo le prime uscite da regista davanti alla difesa, ieri Segre si è allargato a fare la mezzala. Proprio in questa posizione il classe ‘97 ha vissuto una stagione da assoluto protagonista con la maglia del Chievo. A Verona il centrocampista è stato un titolarissimo, arrivando a toccare quota 40 presenze ma soprattutto distinguendosi come una delle migliori mezzali del campionato. La continuità di rendimento, pur in una squadra che inizialmente ha incontrato qualche difficoltà, lo ha reso un pilastro del centrocampo clivense e ha confermato un’importante maturazione. E così ora Segre si sta giocando le sue carte anche con il Toro: la considerazione di Giampaolo non manca, le prime impressioni sono positive.

"BUONGIORNO - Provato in due ruoli anche Alessandro Buongiorno, centrale nelle prime amichevoli e ieri terzino sinistro. A differenza di Segre, il classe ‘99 ha vissuto una stagione più particolare: pur avendo destato buone impressioni in Serie B due anni fa, il centrale si è trovato a vivere sei mesi da fuoriquota in Primavera. A gennaio è quindi arrivato il prestito al Trapani, dove Buongiorno ha disputato un girone di ritorno ad altissimi livelli e la squadra ha mancato la salvezza solamente per alcuni punti di penalizzazione. Ottimi segnali, dunque, confermati dalla fiducia che Giampaolo gli sta concedendo in queste amichevoli e dal rinnovo di contratto con i granata fino al 2024. Ed il fatto di essere l’unico centrale mancino in rosa, potendo all’occorrenza fare anche il terzino, è un aspetto che gioca sicuramente a suo favore.

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