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Il primo derby di Zima: aggressività, grinta e un peccato di inesperienza

Il primo derby di Zima: aggressività, grinta e un peccato di inesperienza - immagine 1

Qualità nell'anticipo ed in marcatura per il giovane ceco, ma soffre la velocità degli avversari

Luca Bonello

Fuori Djidji per squalifica, Mister Juric non ha avuto alcun dubbio nello scegliere David Zima come braccetto dei tre di difesa per il derby con la Juventus. Il ceco classe 2000, arrivato al Torino negli ultimi due giorni di mercato a fine agosto (qui si può leggere la sua conferenza stampa di presentazione) si è piazzato alla destra di Bremer, pronto ad affrontare, nella sua prima gara da titolare dopo la quella con la Salernitana, le scorribande di Adrien Rabiot e, soprattutto, di Federico Chiesa. Ne è uscito con segnali incoraggianti per certi versi, anche se l'impressione generale è quella di un difensore potenzialmente solido ma che deve ancora crescere per concentrazione e malizia.

Il primo derby di Zima: aggressività, grinta e un peccato di inesperienza- immagine 2

AGGRESSIVITÀ - L'aggressività è la caratteristica principale di David Zima, che, sabato, grazie alla sua grande corporatura e forza fisica, è riuscito bene a contenere gli avversari nell'uno contro uno, giocando anche spesso d'anticipo. Inoltre, la sua altezza lo ha favorito nel colpo di testa ed infatti, con questo fondamentale, è riuscito a fermare con continuità le ripartenze degli attaccanti. Le sue statistiche del match (fonte: Opta) parlano di 4 duelli vinti su 7, 3 palloni intercettati, 3 palloni recuperati e 2 contrasti vinti contro uno perso. Nulla di eccezionale (non è il miglior granata in nessuna voce statistica), ma numeri in linea con un giudizio accettabile della prova. Zima non è però esente da colpe nell'occasione della rete di Locatelli, quando è stato bruciato nello stretto da Chiesa, il quale è sfuggito alla sua marcatura e poi ha confezionato l'assist per la rete vincente dell'ex Sassuolo e Milan. Sono bastati pochi secondi di distrazione per una piccola-grande sbavatura, che unita all'occasione di Rabiot nel primo tempo, inseritosi dalla parte di David, mostra le lacune di un ragazzo che deve e può ancora crescere molto.

FUTURO - Per il prosieguo del campionato, il Torino può comunque contare su Zima, un giocatore con grandi margini di miglioramento ma con anche grandi qualità difensive. Il difensore ex Slavia Praga non avrà la velocità come dote principale, ma la sua abilità nell'anticipo e l'aggressività costante sono caratteristiche importanti che, per l'idea di difesa con marcatura a uomo a tutto campo di Juric, sono ottimali. Ora arriva la pausa per le nazionali, nella quale Zima sarà impegnato nelle qualificazioni mondiali con la Repubblica Ceca, poi ci sarà la sfida del Toro con il Napoli. Per questa e per le partite successive sarà interessante scoprire le scelte di Juric per il ruolo di braccetto di destra: il tecnico croato dovrà decidere se rilanciare Djidji dopo i due rigori causati con Lazio e Venezia, dare fiducia a Zima o provare a recuperare Izzo.

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