Toro News
I migliori video scelti dal nostro canale

calcio mercato

Duttilità e qualità a sprazzi: i tre anni granata di “Zanzarino” Berenguer

REGGIO NELL'EMILIA, ITALY - JANUARY 18:  Alejandro Berenguer of Torino FC looks on during the Serie A match between US Sassuolo and  Torino FC at Mapei Stadium - Città  del Tricolore on January 18, 2020 in Reggio nell'Emilia, Italy  (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Focus on / L'ex Osasuna lascia il Torino dopo poco più di tre stagioni: qualche gol pesante ma poca leadership

Nicolò Muggianu

Finisce dopo poco più di tre stagioni l'esperienza granata di Alejandro Berenguer. L'esterno offensivo, acquistato dal Torino nell'estate 2017 per 5,5 milioni di euro dall'Osasuna, sarà presto un nuovo giocatore dell'Athletic Club. Un ritorno in patria per il classe 1995 (contratto quadriennale per lui), che porterà nelle casse del Torino una cifra molto vicina a 12 milioni di euro. Ma che ricordo resterà sotto la Mole del funambolico esterno originario di Pamplona?

 Parma-Torino, Mazzarri e Berenguer a colloquio

CARATTERISTICHE - Strappato alla concorrenza del Napoli nel 2017 dall'allora direttore sportivo Petrachi, Berenguer approda alla corte di Sinisa Mihajlovic per ricoprire il ruolo di esterno sinistro nel 4-2-3-1 costruito dal tecnico serbo. Un ruolo che lo spagnolo sembra aver nelle proprie corde, ma che si scontra fin da subito con la stazza fisica dello spagnolo (175cm per 65kg), probabilmente troppo esile per avere un impatto immediato contro le difese muscolari di Serie A. Berenguer però continua a lavorare duramente, dando prova di grande umiltà e disponibilità, fino all'arrivo in panchina di Walter Mazzarri; allenatore con cui compirà un ulteriore passo in avanti dal punto di vista della crescita personale.

MAZZARRI - Proprio sotto la guida di Mazzarri, Berenguer troverà maggiore continuità giocando con buoni risultati sia come quinto di centrocampo che come trequartista esterno alle spalle di Belotti. Tra gol (alcuni anche bellissimi, come quelli realizzati contro Milan e Verona), assist e qualche sprazzo di qualità, Berenguer si conferma trai giocatori più continui della gestione del tecnico di San Vincenzo. A fare da contraltare alla sua estrema duttilità - Mazzarri lo ha schierato in quasi tutte le posizioni tra centrocampo e attacco, anche da prima punta in una occasione -, resta però una certa fragilità mentale a condizionare il suo percorso a Torino. “Forse sente troppo la pressione del pubblico del Grande Torino" ammetterà lo stesso Mazzarri parlando di "Zanzarino" (soprannome dato a Berenguer dallo stesso WM) dopo qualche prestazione casalinga non all'altezza di quelle viste in trasferta.

I NUMERI - Dopo 97 presenze in competizioni ufficiali (Serie A, Coppa Italia e preliminari di Europa League), conditi da 10 gol e 12 assist si chiude dunque il triennio di Berenguer al Torino. Questi i numeri del centrocampista classe 1995, che torna in Spagna dopo poco più di due stagioni. Ad accoglierlo ci sarà l'Athletic Club, che gli garantirà un quadriennale fino al 2024. In Liga l'ormai ex numero 21 del Torino avrà l'occasione di sbocciare definitivamente, per diventare quel giocatore in grado di fare la differenza che in granata non è mai riuscito ad essere appieno nonostante qualche lampo di qualità e qualche gol regolare - quelli sì, potenzialmente decisivi - annullatogli per un non corretto utilizzo del Var, come quelli a Bologna nel 2017 e a Udine nel 2018.