Ricordo un Torino-Perugia giocato sotto una pioggia torrenziale, nel quale il suo gol fu decisivo per la vittoria di misura 2-1 sugli umbri. Campionato 1976-77, quello dei 50 punti su 60. Miglior attacco e miglior difesa, "vincevamo tutte le domeniche e alla fine ci dissero che eravamo secondi" (copyright Eraldo Pecci), per un misero punto, alle spalle dei gobbi.
LEGGI ANCHE: Virgilio Maroso e il Sistema
Roberto Salvadori da Magenta, uno che quando - raramente - non c'era, uh se ne avvertivi l'assenza. Intelligente, di grande discrezione, leader dello spogliatoio perché serietà, serenità e spirito di abnegazione non si comprano; se ne fa semplicemente dono ai compagni. Un consiglio prima di iniziare o nell'intervallo, o magari un rimprovero con un'occhiata. Specie a quelli più giovani, come nel torneo 1981-82, allenatore Massimo Giacomini.
LEGGI ANCHE: Junior. L’allegria del Brasile
A fine carriera, rimasto tifoso granata con il Toro intimamente e profondamente dentro, con una discrezione tutta sua. Con un profondo ricordo a rievocare volentieri, in ogni occasione, il suo allenatore Gigi Radice. "Ragazzo" sagace, a livello professionale, Salvadori ha messo a frutto la sua intelligenza nei settori commerciali di aziende chimiche di respiro internazionale.
LEGGI ANCHE: Tre Uomini d’Oro, Tre Uomini Toro. Con dedica
"L'altro giorno si parlava con Salvadori di camper, del campeggio come di una filosofia diversa nel fare vacanza". Fine Anni Ottanta. Il responsabile tecnico dell'azienda presso cui stavamo effettuando dei test per omologare nuovi prodotti, aveva casualmente buttato lì quel nome, del responsabile commerciale di una ditta nostra concorrente. Mi resi conto, per come aveva enfatizzato e sottolineato il cognome, che si trattava proprio di uno dei "miei" campioni. Non ebbi modo di incontrarlo, non sarebbe stato eticamente corretto, però mi fece piacere quell'accenno al suo hobby e ad aspetti del quotidiano, senza riferimenti al suo recente passato agonistico.
LEGGI ANCHE: Edoardo Reja, una bella persona
Gianni Ponta, chimico, ha lavorato in una multinazionale, vissuto molti anni all’estero. Tuttavia, non ha mai mancato di seguire il “suo” Torino, squadra del cuore, fondativa del calcio italiano. Tra l’altro, ha scoperto che Ezio Loik, mezzala del Grande Torino, aveva avviato un’attività proprio nell’ambito dell’azienda in cui Gianni molti anni dopo sarebbe stato assunto.
Attraverso le sue rubriche, grazie al lavoro di qualificati opinionisti, Toro News offre ai propri lettori spunti di riflessione ed approfondimenti di carattere indipendente sul Torino e non solo.
Disclaimer: gli opinionisti ospitati da Toro News esprimono il loro pensiero indipendentemente dalla linea editoriale seguita dalla Redazione del giornale online, il quale da sempre fa del pluralismo e della libera condivisione delle opinioni un proprio tratto distintivo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA